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Contrammiraglio CP Salvatore Schiano Lomoriello: “De Falco mi ha fatto VERGOGNARE di essere della Capitaneria di Porto”

Ditgprocida

Gen 24, 2012

Redazione | Non ha usato mezzi termini il Contrammiraglio CP Salvatore Schiano Lomoriello* residente a Manfredonia e nativo della nostra isola. Analizzando la vicenda della Costa Concordia il suo disappunto va tutto all’ufficiale Gregorio De Falco e alla sua telefonata al comandante Francesco Schettino che ha fatto il giro del mondo:

Forma : di una virulenza verbale inaudita, minacciosa, blasfema, volgare che, mi si creda in coscienza, mi ha fatto VERGOGNARE di essere un Ufficiale delle Capitanerie di Porto. Istituzione quest’ultima che essendo palestra di contatti umani, ci ha insegnato di essere sempre rispettosi con TUTTI, mai saccenti, mai protagoniosti ma al servizio della Gente di Mare fermo restando tutte quelle prorogative di Polizia Giudiziaria che la legge ci affida e che vanno esercitate sempre senza alcuna forma di indugio ma con pacatezza e fermezza. Non mi pare he tutto cio’ sia ricontrabile nel contesto della telefonata in questione che ha esposto una persona gia’ vinta dalla vita a ludibrio planetario senza alcuna forma di umanita’ che mi avvilisce e mortifica.

Sostanza : qualcuno mi dovra’ pur spiegare in quale trattato di Diritto Marittimo o altra fonte normativa in merito al Soccorso e Salvataggio in mare sia scritto che il Comandante della Nave perde la Titolarieta’ del Comando quando e’ stato dichiarato l’ordine di “abbandono nave ” e che in tal caso detta prerogativa passa all’Organo soccorritore. L’Ufficiale Capo della Sezione Operativa della Capitaneria di Porto di Livorno in merito afferma : “Comandante, rivolgendosi al Com.te Schettino, lei ha dicharato l’abbandono della nave, ORA COMANDO IO ” (sic) e dopo tanti irriverenti bla bla bla “LE ORDINO DI” etc etc. In tutta questa vicenda, in ipotesi, non sara’ mica stato consumato il reato di usurpazione di Comando? E’stato legittimo l’ordine dato? Trova quantomeno fondamento nella legge quanto con violenza verbale inaudita e’stato fatto segno il Comandante Schettino, persona in quel momento , come ho gia’ vuto modo di dire, VINTO DALLA VITA ? A me e’ parso come sparare sulla CROCE ROSSA senza un briciolo di umanita ma con della forza verbale la cui genesi non mi va di stigmatizzare ma che lascio all’analisi di chi legge.

Eppure, le TV, gli organi di stampa hanno eletto De Falco a livello di “Eroe”, un insigne critico del Corriere della sera cosi scrive :”Grazi Capitano…… ” Ma di che vorrei chiedergli, di cosa, che cosa ha prodotto in positivo quella “sparata telefonica” se non irridere, minacciare, esporre il Comandante Schettino a ludibrio pubblico. E noi viviamo in un paese civile? Nella culla del diritto? In un paese dove la stampa sta spingendo perch° quell’Ufficiale sia fatto segno di un “solenne encomio ” Sarebbe, in tal caso, un’offesa al Diritto un’offesa a tutti quegli Ufficiali che in silenzio e con dedizione massima ha fatto il proprio dovere senza mai salire sul palcoscenico del protagonismo ma stando sempre lontanissii dallo stesso.

*: Uff.le in 2 della Capitaneria di Manfredonia, Comandante del Porto di Marsala, Comandante in 2 della Capitaneria di Porto di Crotone, Comandante del Porto di Pescara, Comandante in 2 della Capitaneria di Porto di Salerno,Comandante in 2 della Capitaneria di Porto di Napoli, Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno da dove ho preso congedo dal Corpo in data 31.12.96.

243 commenti su “Contrammiraglio CP Salvatore Schiano Lomoriello: “De Falco mi ha fatto VERGOGNARE di essere della Capitaneria di Porto””
  1. Egregio signor Mantia,spero se colpevole che faccia tutti i 12 anni+ eventuali 3 anni di altri illeciti commessi,ma sempre dopo la fine del processo,anche se in italia non vi e un giusto processo,io credo da studioso di psicologia che il signor Schettino potrebbe tentare un gesto suicida,certo dopo qualcuno non saprà mai piu la verità perchè lei che è un uomo piu esperiente di me io ho solo 39 anni,anche i peggiori meritano almeno una minima difesa si difendono i vari misseri o altri che non amo nominare perchè ripeto ascoltiamo la scatola nera,io sentendola scrivere credo che non avrebbe avuto l atteggiamento di De Falco,comunque la ringrazio per le sue delucidazioni in campo marittimo,noi ignoranti del settore come me,mi perdoni agiscono di pancia senza conoscere le regole e gli ordini marittimi e come se io dovrei parlargli di perchè Jung a deciso distaccarsi dalle teori di sigmund froid ci vorrebbe 2 libri lo stesso noi che non conosciamo le regole marittime possiamo,mi auguro essendo piu preparato di molti di noi ci apra maggiormente la mente,io sò bene che schettino se ne sceso dalla nave ma perchè,aveva paura o era alterato psicamente non sappiamo,perche ora dopo qualche settimana spunta qualcuno che lo difende del vostro ramo solo domande col massimo rispetto sig Mantia la ringrazio anticipatamente,

  2. Egr. sigg. Corino e Roby. Preliminarmente tengo a precisare che mi sono voluto presentare perchè se si interviene in un forum su una questione così delicata come quella che stiamo affrontando è corretto che gli altri sappiano con chi parlano, mostrando così il coraggio delle proprie idee. Il C.A. Lomoriello, secondo me che ho vissuto e vivo lo spirito delle Capitanerie di Porto da 50 anni, ha violato il codice non scritto di cavalleria militare dichiarando pubblicamente di vergognarsi di un collega.
    Si ricordi il suddetto C.A. che benchè in pensione non si smette mai di essere un ufficiale e all’Accademia di Livorno si insegna a non sparlare dei propri commilitoni.
    Il Comandante De Falco, poi, è un brillante ufficiale, determinato, che ha cercato invano di far risalire sulla nave Concordia l’ex capitano Schettino che aveva proditoriamente abbandonato il suo posto di comando. Una violazione della regola marinara che non si è mai vista, basti pensare all’eroico comandante dell’Andrea Doria. Si lasci alla Magistratura ora il compito di decidere le precise responsabilità ma si eviti di spostare l’attenzione dal comportamento tenuto dallo Schettino, che oltretutto nell’attuale situazione internazionale ha gettato discredito sul nostro Paese e sta diventando una specie di simbolo di codardia ed inefficenza a livello mondiale. Con buona pace di tutti i suoi amici.

  3. Intanto sto notando che stanno facendo sparire i filmati di youtube dove c’e’ la vera manovra che ha fatto Schettino
    Manovra che ho messo tra i “preferiti” quindi posso sempre rivederla, mentre in TV sulla rai fanno vedere una cosa completamente diversa. Quindi quell’ammiraglio della marina militare che dice che la nave e’ andata in secca casualmente puo’ ingannare gli italiani che non sanno la verita’, Gia’ questa cosa ci fa capire quante menzogne vengono dette dai mass media. Chiamare al senato foschi e brusco solo per avvalorare le ragioni della Costa e’ veramente ridicolo. Cosa dire poi di ferrarini che accusa Schettino di aver voluto cercare un accordo con lui, dopo l’impatto con lo scoglio, motivandolo con un black out. Cioe’ e’ come se un caporeparto della fiat, telefona a marchionne e gli dice: “ho fatto un guaio, ho distrutto parecchie auto, pero’ possiamo sempre metterci d’accordo e dire che e’ stato colpa di un corto circuito”

  4. Mettiamo che Schettino andasse a velocita’ da crociera 8 nodi, e quando ha visto la secca con relativi scogli immersi ha dovuto virare per evitarla, quindi ha dovuto accelerare passando ai 16 nodi, per necessita’ e non come si dice per fare la bravata. Poi una volta dopo l’urto e con la nave senza motori, non avrebbe potuto fermarla, perche’ buttando le ancore c’era il rischio di farla inclinare e affondarla, mettendo le scialuppa in mare, c’era il rischio che impattando sulle onde si sarebbero rovesciate. Unica cosa da fare aspettare che la nave perdesse quella velocita iniziale per forza d’inerzia e quindi l’ha rigirata manovrando con l’ancora che appesantisce la prua e fa girare la poppa dall’altra parte, quindi ha puntato sulla secca, aggiustando la rotta calando ogni tanto un ancora che ha l’effetto di fare deviare leggermente la poppa.

  5. Sig. Mantia, nessuno vuole sminuire gli errori di Schettino nè i suoi gravi comportamenti. Anche se non approvo del tutto la sortita pubblica di Schiano Lomoriello, capisco cosa ha provato ad ascoltare quella telefonata. Sono stato anch’io un Ufficiale di Marina e Le assicuro che non sono questi i toni che vanno usati in queste circostanze. Nemmeno un subordinato di basso grado và trattato in questo modo. E poi, a mio modesto avviso, ci sono esternazioni e ordini del De Falco che andrebbero valutati con maggiore attenzione: cosa sarebbe successo se fosse morto qualcuno nel caso in cui Schettino avesse utilizzato quella biscaggina di prua per tornare a bordo, interrompendo in questo modo il flusso delle persone che stavano abbandonando la nave? E delle minacce che dire? “Le faccio passare l’anima dei guai” è o non è una minaccia? Dire “ora comando io”, non è la stessa cosa che dire “ora sono io a coordinare i soccorsi”. Non sono un tecnico, ma credo che il De Falco non avesse il potere (giuridico) di togliere il comando a Schettino nè di subentrare lui stesso nel ruolo. Una brutta pagina, Sig. Mantia, questo è sicuro.

  6. Totalmente d’accordo con il Contrammiraglio .
    Chi non è d’accordo con lui e pensa che il Contrammiraglio voglia difendere Schettino, non ha capito una sola parola di quanto da lui detto. Per questo gli consiglio di rileggersi attentamente l’articolo per cercare di comprendere la sostanza del discorso.

    Niente altro.

  7. Ad integrazione di tutti gli interventi fatti allego quanto segue relativamente all’affondamento della nave Andrea Doria:
    Il numero limitato di vittime ed il completo successo delle operazioni di soccorso è merito del comportamento eroico dell’equipaggio dell’Andrea Doria e soprattutto del comandante Piero Calamai e delle rapide e difficili decisioni da lui prese in momenti tanto concitati. Tali capacità furono dovute alla sua grande esperienza soprattutto nelle due Guerre Mondiali. Dopo il salvataggio di tutti i passeggeri, il comandante Calamai restò a bordo dell’Andrea Doria rifiutandosi di mettersi in salvo; fu costretto a farlo dai propri ufficiali tornati indietro appositamente.

    Ulteriori commenti sono superflui

  8. Ho già scritto il mio parere precedentemente, sto continuando a leggere i commenti di questo blog e sono allibita: si tratta di una discussione che ha del surreale, si continua a criticare de Falco. Si è perso di vista il vero fatto e, associandomi al parere del Sig. MANTIA, vorrei riportare l’attenzione al dato che alla base di tutto c’è un’azione davvero grave: l’aver portato una nave di 4000 persone a sbattere sugli scogli per dimostrare qualche cosa a qualcuno. Per dimostrare a un gruppo ristretto di persone di essere bravo, per dimostrare di esere al di sopra del bene e del male? Questo deve essere considerato, è inutile poi dire che la paura, l’angoscia hanno preso il sopravvento. Il fatto è che prima c’è stato un atteggiamento immaturo e irresponsabile e sono morte 30 persone. Come si fa a dire di fronte a una cosa del genere che il richiamo di de Falco è stato troppo forte, nessuno tiene conto che de Falco in quel frangente era del tutto consapevole della tragedia che si stava consumando, aveva sentito Schettino più volte e aveva ascoltato delle bugie (sono sulla nave, scenderò per ultimo …) e, essendo de Falco un uomo, avendo dei sentimenti, di fronte a tanta gente in pericolo non era certo contento e ha utilizzato forme dirette e chiare per incitare il comandante Schettino a riprendere una posizione adeguata tornando sulla nave per fornire indicazioni ai soccorritori forse è stata una provocazione, un modo per accertarsi del fatto che il comandante non aveva nessuna intenzione di totrnare sulla nave. Comunque sia cosa avrebbe dovuto dire? “Gentile comandante per cortesia potrebbe riprendere il suo augusto posto di comando …etc. etc”. sarebbe stato ridicolo e non avrebbe ottenuto nulla. Il problema, e va detto più che a tutti all’Ammiraglio Lomoriello non è in nessun modo de Falco nè il modo in cui è intervenuto, il problema reale è l’azione messa in atto da Schettino e la conseguente morte di tante persone. A questo penserà la magistratura, nessuno vuole accanirsi su Schettino che, certo, umanamente ha diritto ad una difesa in questa drammatica situazione, ma sicuramente è opportuno che non si perda l’obiettività criticando de Falco.

  9. Signora Chiara, nessuno ha perso di vista il vero fatto; se legge con più attenzione il mio commento precedente noterà che sin dalle prime battute condanno errori e comportamenti di Schettino. Non dimentichiamo che stiamo discutendo in merito all’intervento dell’Ammiraglio Schiano Lomoriello su questo blog e non in merito all’incidente. E se legge ancora con attenzione tutti i miei interventi noterà che personalmente non avrei mai attaccato pubblicamente il De Falco. Ma considerato che qualcuno l’ha fatto, ho voluto semplicemente esprimere il mio punto di vista sull’ argomento.

  10. Gentile Emilio,
    non discuto nello specifico la sua posizione ma l’articolo è basato su una esternazione del Contrammiraglio Lomoriello che dice “de Falco mi ha fatto vergognare di essere della Capitaneria di Porto”. Ecco perchè ho ripercorso l’accaduto evedenziando la validità dell’intervento del comandante de Falco.
    Comunque accetto ovviamente con serenità il fatto che si possano avere opinioni diverse, come trovo positivo questo scambio di idee quindi grazie per la sua risposta.
    Chiara

  11. Non sono affatto d’accordo il pensionato Amm.glio Schiano, mi meraviglio di quanto detto, io che faccio parte della Guardia Costeira e, ne sono fiero, in qualità di Sottufficiale, non mi sarei mai permesso di giudicare un collega, anche se sapessi che lo stesso avesse sbagliato, in pubblico, poi per una questione come questa, è poverile be non dico altro, rischierei di andare fuori dalle righe. Cmq mi dispiace davvero, io credo che quest’Ufficiale Superiore si dovrebbe fare un esame di coscenza.

  12. …..meno male che l’Ammiraglio Shiano è in pensione, altrimenti sarebbe stato un pericolo pubblico o per meglio dire una mina vagante al comando di un bastimento della M.M. o di una Capitaneria. Molto probabilmente avrà qualcosa da dire al c.te De Falco per gelosia di mestiere. Vorrei ricordare all’Ammiraglio,
    comandante di molte Capitanerie che De Falco ha semplicemente ricordato al comando della Concordia quali erano i ruoli del comandante in caso di emergenza grave a bordo (vedi uomo in mare, incendio grave, abbandono nave), nel caso della Concordia chi diveva gestire l’emergenza? Il cuoco!!!
    In ragione a quello che scrive l’ ammiraglio, ho forti dubbi che neanche lui lo sappia.

  13. Schettino ha sbagliato manovra , ha parlato a lungo coi suoi dirigenti della Costa ed era in evidenti difficolta’ pratiche e psicologiche.De Falco avrebbe dovuto cercare di contenere il trauma di Schettino per utilizzare al meglio le residue possibilita’ di collaborazione dell’Ufficiale che si e’ giocate ,invece , ricorrendo alla minaccia di divulgare la telefonata e di rovinarlo.Cosa che poi puntualmente ha fatto , fregandosene del codice della marineria . I due personaggi in questione rappresentano il normotipo dello spavaldo che mette a rischio nave e vita dei passeggeri per una guasconata e del presuntuoso che seduto dietro ad una scrivania si sente investito di un ruolo ma dimentica che la sua e’ una funzione al servizio di chi ha bisogno e che lo spirito di servizio esalta la funzione non lo strepito e la minaccia. Spero che la tragedia faccia riflettere gli armatori sulla opportunita’ di ” inchini” ,inutili e pericolosi.

  14. Per me il sig Mantia è stato esauriente,quindi cambio completamente il mio parere in fondo si dice che cambiare idea è intelligente ,dopo tutte le delucidatazione date in gentile garbo dal sig Mantia,ora penso,parlando lll ho capito come l esempio dell Andrea Doria mi ha fatto riflettere,poi piu passa il tempo,piu la situazioneè piu chiara quindi,mi scuso col dott Mantia se non avevo capito molte cose come ho sempre detto per me serve solo da insegnamento e spero che Mantia possa continuare a far comprendere apiu gente possibile i reali accadimenti e gli aspetti tecnici che spero di poter avere piaciere di ascoltare in altre occasioni grazie a presto

  15. Silvia
    Non so se avete visto che la rotta AIS
    E’ sparita dal sito, ma anche molto diversa da quello che dice il Gps
    Dal satellite… Come mai ???

  16. Capito per caso su questo blog. Premetto subito che non intendo assolutamente dare giudizi di valore nè su Schettino né su De Falco. Mi incuriosisce invece questo Ammiraglio, o Contrammiraglio CP, Salvatore Schiano Lomoriello, che parla a quanto pare molto (fate una ricerca su Google…) e non omette di fare l’elenco di tutte le Capitanerie di Porto italiane in cui ha fatto una brillante carriera.
    Ho una certa età e, se non nella Marina Militare.. ho fatto diversi anni di vita militare, Accademia Militare compresa. Ma come fa questo ammiraglio a censurare il linguaggio di de Falco ? Che ci crediate o no, che lo vogliate o no, è il linguaggio “normale” di qualunque ambiente militare soprattutto in una situazione di emergenza e quindi di stress.
    A nessuno è venuto in mente che forse De Falco ha fatto il possibile per « aiutare » Schettino : sapeva benissimo cosa gli sarebbe capitato per aver abbandonato la nave, e ha tentato in tutte le maniere (vedi la frase : « questa telefonata è registrata ») di “spronarlo” a risalire a bordo. De Falco è un esperto e si rendeva certamente conto (aveva già un soccorritore eliportato a bordo) che quasi quattromila passeggeri che scendono in fondo in maniera ordinata da una nave incagliata a cento metri dalla riva, non necessitano veramente che il comandante sia a bordo, ma che il comandante passerà “l’anima dei guai” (gergo anche questo militare) per non essere rimasto a bordo.
    Questo Ammiraglio che pretende che in Marina si usi un linguaggio da educande, ha fatto l’Accademia Militare di Livorno ed è mai comandato una nave? Si puo’ avere il grado di “ammiraglio ispettore ” venendo da vari corpi tecnici di Marina (Amministrazione, Medici, Commissariato, Capitanerie di porto) nella Marina Militare i gradi di ammiraglio di divisione e ammiraglio di squadra sono conferiti solo agli ufficiali di Stato Maggiore (anche detti “di vascello”).
    Un’altra cosa mi incuriosice : perché tutti osannano (o diabolizzano ) De Falco, mentre invece del povero capo commissario di bordo Marrico Giampetroni , che, ricordiamolo và! si è quasi ammazzato, tentando di cercare e aiutare il più possibile i passeggeri, non fr… (pardon) importa, più niente a nessuno?

  17. Sig. A Nani, lei avrà fatto l’Accademia Militare ma ignora tante cose della Marina, a cominciare dai modi e dall’etica che contraddistinguono il personale. Probabilmente viene influenzato dalla vita di caserma e non considera che un Ufficiale delle Capitaneria di Porto ha rapporti di lavoro anche e soprattutto con persone della società civile, che non possono essere trattate alla stessa stregua dei soldati subordinati, nemmeno nelle situazioni di stress. Ignora anche che gli Ufficiali in S.p.E. della Capitaneria di Porto frequentano l’Accademia Navale e comandano le navi (Motovedette). Dove ha appreso che in Marina i gradi di Ammiraglio di Divisione e di Squadra vengono conferiti solo agli ufficiali di Stato Maggiore detti anche di Vascello? Visto che lei è aduso fare ricerche su Google, vada su Wikipedia e cerchi “Gradi Marina Militare”.
    Sa perché nessuno parla del Commissario? Perché fare il proprio dovere non fa notizia. La saluto.

  18. La telefonata di de falco e’ ambigua. de Falco sapeva che Schettino si trovava sullo scoglio perche’ glielo aveva detto ferrarini. Invitarlo a salire a bordo SUBITO era praticamente impossibile, perche’ bisognava prima fare scendere i passeggeri. De falco e ferraini stanno solo cercando di inguaiare Schettino e nascondere le loro responsabilita’. Schettino non ha abbandonato la nave ma e’ caduto come tutti gli altri in seguito ad una forte inclinazione della stessa. Un signore siciliano su mediaset ha riferito che la moglia al cellulare stava dicendo che la nave si stava inclinando e che stava scivolando, poi non si e’ sentito piu’ niente e il suo corpo non e’ stato ancora ritrovato. Schettino e’ caduto sul tetto della scialuppa con i passeggeri dentro, perche’ lui stesso stava manovrando alla discesa in acqua della scialuppa. Schettino non si e’ cambiato gli abiti per scappare, altrimenti non si metteva sullo scoglio vicino alla nave. Testimoni certi con tanto di nome e cognome, il comandante dei vigili, il tassista e l’albergatore hanno riferito di averlo visto con pantaloni blu’ scuro e maglione blu’. Nessun testimone ha riferito di averlo visto scendere con il pc che potrebbe pure essere stato portato dai suoi avvocati. Schettino avvicinandosi alla costa ha fatto unìimprudenza, ma non ha infranto nessuna legge perche’ a quanto pare non esiste una vera normativa che lo vietasse. Il fatto stesso che in precedenza le navi di Costa Crociere passassero molto vicino alla costa con la compiacenza delle Capitanerie lo dimostra ampiamente. Schettino asserisce che la secca non era segnalata sulla mappa. Tutti gli esperti invece dicono che quella secca e’ segnalata sulle carte dell’istituto geografico, ma quello che interessa e’ sapere se sulla mappa che c’era in plancia fosse segnalata oppure no. Non sembra che il procuratore si sia ancora espresso. Schettino dice pure che la secca non e’ stata “battuta” dal radar, se fosse vero, allora l’errore umano non sarebbe da attribuire a lui. La gogna mediatica e’ una vera tresca messa in atto da Carnival e Costa Crociere. Addirittura sky ha gia’ il suo bel filmino da mandare in onda, mentre non e’ ancora cominciato il processo e nemmeno e’ stato visto quello che c’e’ registrato sulla scatola nera…

  19. Il problema di Internet è che si legge in fretta e, specialmente se quello che uno legge ci fa un po’ inc… (oops! pardon stavo per usare un verbo a cui certamente i lettori del blog non sono adusi…) – volevo dire “innervosire”… non si fa attenzione a cio’ che è scritto: ho detto che esiste il grado di Ammiraglio Ispettore” , si’ o no?
    Quanto ad accusare Di Falco ” di voler inguaiare “il povero Schettino”. Lui si i era già ben inguaiato da solo, poiché – la magistratura deciderà se è un incompetente – ma certamente era un ignorante, del Codice della Navigazione:
    Art. 303 – Abbandono della nave in pericolo:
    …Il comandante deve abbandonare la nave per ultimo, provvedendo in quanto possibile a salvare le carte e i libri di bordo, e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia.
    Art. 1097 – Abbandono di nave o di aeromobile in pericolo da parte del comandante.
    Il comandante, che, in caso di abbandono della nave, del galleggiante o dell’aeromobile in pericolo, non scende per ultimo da bordo, è punito con la reclusione fino a due anni. Se dal fatto deriva … la perdita della nave…., la pena è da due ad otto anni. Se la nave o l’aeromobile è adibito a trasporto di persone, la pena è da tre a dodici anni.
    E per quanto riguarda la competenza di De Falco:
    Art. 1235 – Ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria
    Agli effetti dell’art. 221 del Codice di procedura penale sono ufficiali di polizia giudiziaria:
    1) i comandanti e gli ufficiali del Corpo delle capitanerie di porto…..
    ecc. ecc.
    Ma non mi meraviglio che nessuno nel blog vi abbia fatto cenno: per avere la patente nautica il il Codice della Navigazione non è certo necessario. A che serve? Schettino troverà certo un buon avvocato che dimostrerà che era caduto per sbaglio nella scialuppa tentando di soccorrere eroicamente i passeggeri, e sarà assolto, o se la caverà con un po’ di “condizionale”.
    Quanto alle “parolacce”, è vero De Falco ha torto, e la signora Chiara (più sopra ) non è abbastanza chiara.. De Falco avrebbe dovuto dire qualcosa del genere: “Egregio Comandante, buonasera! Lieto di conoscerLa, osservo che Lei è di già a terra! avrebbe la cortesia, se non le sono di troppo disturbo, di voler risalire a bordo, altrimenti mi ricorre l’obbligo di avvertirLa che à sensi dell’ art 303 e 1097 del Codice della Navigazione, Lei potrebbe incorrere in una ipotesi di reato , con grave nocumento della Sua persona dal punto di vista sia civile che penale”….
    Lo “” Ammiraglio Ispettore in Pensione Salvatore Schiano Lomoriello” si è dimenticato del Codice della Navigazione (ad una certa éta càpita), ha perso un’ottima occasione di starsene zitto ; e chiunque non ha proferito la parola “c…..” negli ultimi dodici mesi, “lanci la prima pietra”.

  20. Sig. A Nani, ma perché tanta curiosità? A che le serve sapere se il Contrammiraglio Schiano Lomoriello ha fatto l’Accademia o se ha comandato una nave? E’ necessario per esprimere un giudizio? Ho letto con attenzione il suo penultimo commento: anche se non espresso molto chiaramente, sembra che lei sia convinto che il grado di Ammiraglio di Divisione e di Squadra vengono raggiunti solo dagli Ufficiali di Stato Maggiore. Guardi che non è così: l’Ammiraglio di Divisione dei Corpi Tecnici si chiama Ammiraglio Ispettore e quello di Squadra si chiama Ammiraglio Ispettore Capo. Il primo gradino degli Ufficiali Ammiragli è il Contrammiraglio ed è comune a tutti i Corpi, sia di Stato Maggiore che Tecnici.
    Per concludere, anche gli Ufficiali Ammiragli delle Capitanerie di Porto possono raggiungere la 3^ stella.
    Saluti.

  21. Molti interventi sono di persone “informate”. Come tale, consentitemi di dare un contributo di chiarezza alla discussione.
    1. La normativa di c.n. ed altra citata dal sig. Nani è certamente nota all’ ufficiale superiore C.P. le cui esternazioni si discutono;
    2. Tuttavia, le norme che privano il comandante di una nave dei sui poteri/doveri nei casi in cui ufficiali delle C.P. intervengano per coordinare il soccorso da terra, non si rinvengono da nessuna parte, come giustamente si afferma da parte di Schiano Lomoriello Salvatore. Il quale giustamente si interroga se il De Falco aveva il potere di dargli ordini in merito alla condotta da tenere ed alle modalità delle azioni da intraprendere per assolvere a quei doveri ricordati con norme del c.n. Il C.A (CP) in pensione Schiano Lomoriello, da esperto del settore, vi ha giustamente posto l’accento. Non può essere tacciato”logorroico” per averlo fatto e per esprimere abitualmente le sue opinioni sulla rete. Forse, alcuni,preferirebbero essere gli unici ad esprimersi sugli argomenti della loro professione. Tale fatto dunque, non può essere tacciato di violazione del codice deontologico (da alcuni ricordato) che porterebbe ogni ufficiale a non denigrare (per spirito di corpo) il collega. L’assenza di critica, quando vi è di mezzo il giudizio penale sui comportamenti di un uomo, può significare (e significa) omertà a copertura di responsabilità del collega. Troppo spesso lo spirito di corpo è così malamente frainteso, fino a configurarsi come protezione di casta. Schiano ha mostrato tutta la sua onestà intellettuale nel muovere la critica, altro che vergognarsi per quello che dice; altri dovrebbero, invece, vergognarsi per quello che non dicono.
    3. Sul piano dell’etica professionale nel ruolo di ufficiale delle C.P., a mente fredda si può condannare (come ha fatto Schiano Lomoriello) il De Falco per la brutalità e la verbosità offensiva diretta verso un comandante di nave mercantile che, pur non rivestendo l’autorità militare del caso, ha pur sempre (e quasi sempre molto spesso) una esperienza diretta di vita vissuta di mare di gran lunga superiore a chi passa la maggior parte della propria carriera dietro una scrivania. Ora, le operazioni tecniche di soccorso in mare oltre che di competenza di legge dello Schettino devono anche essere lasciate alla sua provata ( da attestati professionali) capacità tecnica. Pare davvero superfluo ed invasivo e lesivo della dignità dello Schettino che il De Falco lo abbia voluto così pubblicamente delegittimarle nell’espropriargli la sua funzione di stabilire modi e azioni del soccorso alle persone a bordo. Altro conto è invitarlo, nel suo interesse giudiziale, a compiere con correttezza il suo dovere. Se Schettino riteneva opportuno stare sullo scoglio per operare (non sappiamo in quale modo) a favore delle persone,era sua esclusiva prerogativa. D’altra parte, non pare proprio si possa configurare il reato di abbandono nave nel caso che ci occupa: una nave incagliata su scogli a cento metri dalla costa non può ritenersi una nave abbandonata, se il suo comandante sta sullo scoglio e sotto una biscaggina a coordinare (nel modo così da lui ritenuto necessario) i soccorsi. Il De Falco gli ha gridato: cosa vuole fare andarsene in albergo ? Non sembra eccessivo ipotizzare che vi fosse in quel grave frangente una tale vile volontà da parte di un esperto uomo di mare ?.
    4. Il passaggio sotto costa troppo ravvicinato, i cosidetti “inchini”. Chi attribuisce a Schettino la responsabilità di tutto ciò omette altre considerazioni: a). i passaggi radenti costieri Costa armatori poteva averli ordinarli a Schettino per facile e gratuita pubblicità, ed erano infatti regolarmente praticati. Il comandante deve eseguire le direttive dell’armatore, in quanto all’uso commerciale della nave ( e questo anche in base al codice della navigazione) . Al comandante poi, l’obbligo (e la responsabilità) che questi che comportassero l’incaglio e conseguente pericolo per le persone e la nave. Ma anche questo di competenza esclusiva del comandante che ha la responsabilità di definire la rotta della nave. Schettino su questo non ha scusanti: ha osato troppo e troppe volte, e questa volta ci ha lasciato le penne. Ma …….
    5. Che dire dei passaggi continuativi (cosi detti inchini) che avvenivano sotto lo sguardo di tutti, compresi i militari in servizio dei diversi uffici delle C.P..(locamare, delemare,compamare) che assistevano e non potevano non sapere di tali violazioni delle normali procedure prudenziali di condotta della rotta di quei giganti del mare ? I VTS (sistemi di controllo del traffico navale) di cui le C.P. dispongono non hanno registrato mai tali violazione di norme prudenziali (anche queste ultime fanno parte delle competenze delle C.P.) . Schettino (ed altri comandanti di navi da crociera che facevano inchini) poteva essere sanzionato per quei comportamenti, ma mai lo fu. E’ ben nota l’abitudine che spesso affiora in Italia nelle situazioni più gravi: l’attività preventiva scarseggia molto, mentre quella punitiva arriva puntuale ma tardiva.

    Questo contributo non vuole assolutamente apparire saccente, ma l’ho ritenuto doveroso, anche per ricordare quel detto biblico: chi è senza peccato scagli la prima pietra.

  22. Sig. Delio, sono un ex Com/te della Marina Mercantile, ora in pensione, voglio congratularmi per tutto quello che ha detto, sono pienamente daccordo con lei. Vede ora che stò a casa, vedendo cosa è successo al Concordia, penso ai tempi in cui, comandavo traghetti ( diversi dal Concordia), pur sempre con passeggeri e non nascondo che qualche passaggio (inchino) in vicinanza delle coste, l’ho fatto anche io. Però sempre in sicurezza. Mi dirà che mi è andata sempre bene, può darsi, comunque vorrei sapere quale comandante non abbia più o meno fatto un inchino ( chiaro solo sui passeggeri ) per mostrare ai passeggeri le bellezze delle coste ed isole che si trovavano lungo le rotte turistiche. Poi per tutte le altre sciocchezze che ho ascoltato, non le prendo neanche in considerazioni, Tutti si sentoni tecnici del mare, e come quando si parla di calcio e tutti si sentono allenatori. La saluto, Com/te Ciro Micera –

  23. MA QUALE ABBANDONO DELLA NAVE? e’ troppo facile giudicare e condannare , mettetevi voi sotto una nave che vi sta crollando addosso… in quanto ai passeggeri te li raccomando. Cliccate su google KATIA KEYVANIAN GSM hostess della Concordia e leggetevi la sua testimonianza.

  24. Grazie sig. Luigi ! Permette di far rientrare i commenti nell’oggetto: i capitani di porto possono dire o no “le parolacce”?
    Ma signora Katya Keyvanaian, hostess dello staff della “Cosa Crociera ” , lei confessa pubblicamente (*) di aver detto a un passeggero:
    ” Ma spenga quella sigaretta, ca§§o ! ”
    Ma si rende conto ?
    Lei è stata di una “virulenza verbale inaudita, minacciosa, volgare, da vergognarsi” di far parte dello staff del “Concordia” .
    Lei doveva esercitare le sue prorogative “senza alcuna forma di indugio ma con pacatezza e fermezza”
    Eppoi” è stato legittimo l’ordine” di spegnere la sigaretta?
    Trova ” quantomeno fondamento nella legge quanto con violenza verbale inaudita e’stato fatto segno” il passeggero, VINTO DI PAURA in quel momento?
    Ben ha fatto il passeggero a non obbedire all’ordine, cosi’ come ha fatto il ( l’ ex… si spera) comandante Schettino !
    E se ottemperando all’ordine, il passeggero avesse gettato la sigaretta in mare infiammando il carburante e rendendo più difficile lo sbarco dei passeggeri?
    Si trovi un buon avvocato signora Katya!
    Nel frattempo consiglio al moderatore di chiudere l’argomento “Concordia” che non frega piu niente a nessuno, e passare ad altro.
    Al naufragio per esempio della nave “Italia” : chissà se Napolitano abbia profferito : “Senatore Monti, salga a bordo, ca§§o”!. E magari la nave “Italia” è solo inclinata in una pozzanghera poco lontana dalla riva. Speriamo bene….

    (5*) cfr: http://www.nocensura.com/2012/01/la-testimonianza-di-katia-keyvanian.html

  25. SCUSATE QUALCUNO MI SPIEGASSE CHI E’ IL CONTRAMMIRAGLIO CP Salvatore Schiano LOMORIELO MAI SENTITO.

  26. il comandante De falco, giusto per essere corretti aveva iniziato la conversazione con toni pacati, si è innervosito quando dall’altra parte c’era una persona che gli voleva far credere una cosa per un altra prendendolo in giro e mentre c’era in ballo la vita di migliaia di persone. non sono un esperto in materia ma non è una cosa gravissima e assurda che un comandante abbandoni la nave con centinaia di persone a bordo e che il responsabile dei soccorsi non abbia appunto il comandante come punto di riferimento??
    per Nani: invece accendersi una sigaretta son una nave inclinata con rischio di uscita del carburante e conseguente rischio di incendio è proprio una cosa intellligente. anzi male ha fatto l’hostess che stava cercando di salvare 4000 persone perchè invece gli doveva dire: prego se la faccia cascare pure in mare così se ci dovesse essere una perdita di carburante non ci sarà più nessuno da salvare! e il passeggero ha fatto benissimo a rifiutare, meglio rischiare una strage che perdere il proprio orgoglio ferito. ma mi faccia il piacere

  27. Ma e’ possibile che siete tutti bravi a criticare, Il com. Schettino L’equipaggio questo codesto quello , ma che cosa avreste fatto tutti voi in quella situazione? Sono sicuro che tutti voi che puntate le dita a tutti vi sareste comportati tutti da eroi . BRAVI BRAVISSIMI . Sono daccordo con lei contrammiraglio Lamorriello De Falco non ha avuto il minimo rispetto nei confronti del comandante Schettino, anche se ha tutte le colpe e’ sempre un essere umano e deve essere trattato con rispetto.(Chi e’ senza peccato scagli la prima pietra)

  28. Giuseppe Mangano basta conoscere un pò di storia, ce lo ha insegnato il comandante dell’andrea doria come si comporta un capitano e lui si trovava in mezzo all’atlantico mica a 20 metri dalla riva. se mi imbarco su una nave insieme ai miei figli se c’è una cosa che non mi aspetto è che il comandante in caso di pericolo abbandoni i passeggeri e il suo equipaggio in balia di loro stessi. se i membri dell’equipaggio pagati un ventesimo rispetto al comandante e con molte meno responsabilità si fossero comportati come lui ora si parlerebbe di una strage. i membri dell’equipaggio si sono comportati da eroi, il comandante…. lasciamo perdere

  29. Schettino non ha abbandonato la nave, e’ stato costretto a buttarsi o a essere buttato sul tetto di una scialuppa mentre la nave si stava inclinando, e’ assurdo che il comandante deve annegare per nulla, soltanto perche’ lo vuole il popolo. In mezzo all’oceano e’ diverso, non si scappa da nessuna parte. Schettino stava facendo una manovra di avvicinamento alla costa a scopo pubblicitario, gia’ fatta altre dieci volte, non e’ andato verso gli scogli per fare una bravata ma e’ stato ingannato dalla mappa che non li riportava. Il 14 agosto scorso, un altro comandante e’ passato vicino all’isola a poco piu’ di cento metri e a una velocita’ di 17 nodi, dunque possiamo perfino affermare che Schettino e’ stato piu’ rispettoso delle regole. La sua colpa e’ di essersi sottomesso alla societa’ Costa Crociere e di non aver chiamato subito i soccorsi. In questi casi, con la nave in perenne equilibrio e a poche centinaia di metri dalla costa e’ molto difficile stabilire se mettere subito le scialuppe in mare, che resta sempre l’ultima decisione da fare, lui ha dovuto fare una scelta. Se avesse messo prima le scialuppe in mare e ci fossero state persone cadute in acqua, facilmente sarebbero morte assiderate. Schettino sarebbe stato lo stesso accusato di pluriomicidio colposo e sarebbe stato criticato per aver messo subito le scialuppe in mare. La telefonata di de falco e’ stata fatta soltanto per inguaiare Schettino. Non e’ vero che de falco sapeva che Schettino stava su uno scoglio perche’ glielo aveva riferito un militare ma invece de falco era stato avvertito da ferrarini. Quando Schettino risponde a de falco e gli dice: ” ma comandante si rende conto che e’ buio?” de falco non lo fa finire di parlare e la frase viene travisata come se Schettino avesse paura. Invece quella era la risposta a de falco che gli chiedeva: “la vedi la scaletta che sta a prua”. Ma come poteva vederla se si trovava a 200 metri in linea d’aria all’una di notte in piena oscurita’? Quando Schettino gli fa presente che non puo’ salire a bordo perche’ i passeggeri stanno scendendo in fila indiana nel buio, stando attenti a non cadere, quindi molto lentamente, sta dicendo la verita’. Invece de falco lo incalza e lo minaccia dicendogli: “ti rifiuti di salire? ti stai rifiutando”. Ma Schettino non si sta rifiutando, bastava mandargli l’elicottero, comunque alle due viene prelevato da una scialuppa e quando Schettino dice a queste persone (militari, marinai o vigili?) che e’ il comandante e deve salire a bordo, questi qua gli rispondono che c’e’ stato un contrordine e devono portarlo a terra. Quindi non e’ Schettino che non vuole salire a bordo ma e’ de falco che non lo fa salire.

  30. Buona Sera. Ho una domanda da farvi. Chi ha spento l’incendio sulla costa allegra? Mi sorge il dubbio che sia stato De Falco Della Capitaneria di Livorno.Alla faccia di tutti quelli che dicevano che l’equipaggo non è addestrato. è grazie a loro se sulla Costa Allegra non ci sono feriti ma solo un guasto ai generatori, l’incendio è stato domato subito e con professionalità……..Scusate se vi ho disturbato……..

  31. Rispondo per appagare la curiosita’ di Mario. Che chiede : Chi e’ questo Salvatore Schiano Lomoriello mai sentito. Bene eccomi. Sono di Procida ma dall’eta’ di 18 anni che vivo fuori dall’isola. Come mai? Perche’ appena diplomato presso l’Istituto Tecnico Nautico Francesco Caracciolo di Procida mi imbarcai , iqualita’ di giovanotto di coperta , su di una petroliera della ESSO cioe’ la ESSO TRINIDAD dove rimasi imbarcato per 13 mesi. Dopo 2 mesi di vacanza a Procida un nuovo imbarco sulla gasiera ESSO PUERTORICO da cui sbarcai dopo 8 mesi di imbarco per un grave incidente, occorso alla nave, nelle Antille Olandesi. Sono stato poi imbarcato su navi da carico della GENS di Genova CAPO NOLI e CAPO MELE in veste di 3° Ufficiale con navigazione oceanica fino a raggiungere chigago, come lei sapra’ via Grandi Laghi. Ho poi conseguito patentino e Patente di Capitano di Lungo Corso con successivi imbarchi su nave della Sitmar, su bananiere e dulcis in fundo su navi da carico e da passeggeri della Societa’ Adriatica.
    Con la patente di Capitano di Lungo Corso ho potuto cosi partecipare ad un Concorso nelle Capitanerie di Porto nel 1967 classificandomi /° su 10 posti in Concorso. La mia carriera nelle Capitaneria e’ ben nota agli addetti ai lavori e dagli incarichi dirigenziali che da giovane Ufficiale ho assunto. Ho girato l’Italia in lungo e largo ubbidendo sempre e onorando ogni destinazione cui sono stato. Il mio ultimo incarico e’ stato quello di Comandante del Porto di Salerno dopo aver espletato gia’ l’incarico di Comandante in 2 del porto di Napoli incarico considerato equipollente a quello di Capo di Compartimento Marittimo comandato da Capitano di Vascello. Nel corso del suddetto ultimo incarico spono stato sottoposto ad una prima valutazione a grado di Ufficiale Ammiraglio CON ESITO FAVOREVOLE. A Salerno stava per insediarsi l’Autorita’ Portuale e, conoscendomi, nel valutare che due galli non potevano stare in un pollaio diedi le mie dimissioni venendo promosso il giorno prima del collocamento in congedo al grado di Contrammiragliocon Decreto Presidenziale firmato dal Presidente CIAMPI. Queta la mia onesta carriera ricca, ricchissima di qualsivoglia soddisfazione profesionale e personale.

    Ecco io ho pagato la Sua curiosita’ con certosina precisione. Ora, pero’, sono curioso anch’io di conoscere quale la sua professione e quale il suo iter professionale che, ovviamente, mi auguro che sia superiore al mio modesto curriculum di cui, mi creda, vado orgoglioso e fiero.

    Cordialmente. ssl.

  32. Il Sig. Mario non si è nemmeno degnato di leggere la parte iniziale di questa pagina. Se l’avesse fatto, avrebbe appreso dal diretto interessato chi è Salvatore Schiano Lomoriello. Ma forse la sua è una gratuita quanto infelice battuta che non avrebbe meritato tanta attenzione. Ha fatto comunque bene l’Ammiraglio Schiano a pubblicare il suo curriculum vitae: servirà ad altri che sempre su questa pagina e prima del Sig. Mario hanno avanzato dubbi sulle sue trascorse esperienze professionali.

  33. luigi, ed è caduto sulla scialuppa??? e ci sono cascati anche gli altri ufficiali che stavano con lui? una caduta di massa insoma e tutti proprio sul tetto della lancia. e solo loro poi!! e non ha neanche perso il cellulare nell’inevitabile caduta. ma certo, ma perchè non lo sapevi che Gesu cristo è morto di freddo?

  34. ah un altra cosa luigi, nella telefonata disse che lui e gli altri ufficiali erano stati catapultati tutti in acqua, quando poi dei testimoni hanno affermato che si trovavano su una scialuppa è uscito fuori che non erano stati catapultati in acqua ma bensì erano tutti caduti sul tetto della lancia a causa dell’inclinazione però da quello che si sà nessuno conferma questa versione, nessuno li ha visti o sentiti cadere. è tutto normale secondo te? io non credo che la colpa sia tutta sua, mi reputo imparziale e gli do atto che è stato bravo nella manovra di avvicinamento alla costa facendo la cosa giusta al momento giusto, ma ci sono delle incongruenze così evidenti sull’accaduto e sulle dichiarazioni cambiate di volta in volta riguardo alcuni passaggi molto importanti che come minimo ci si deve far sorgere un più che ragionevole dubbio

  35. E’ questo il mio ultimo intervento sul dibattito tenuto su questo blog in ordine a quanto da me scritto, si noti bene, NELLA IMMEDIATEZZA DEL FATTO, e che ha riscosso, democraticamnte, consensi e critiche , anche se talune di queste ultime sono andate ben oltre ‘ con offese personali che, mi si creda, sono scrorse sulla dura corazza della mia indifferenza. Detto questo, devo fare necessariamente una puntuale precisazione.

    L’Italia e’ un grande Paese con una stampa che spesso ama privllegiare lo scoop, pubblicando quello che taluno ha scritto ma solo parzialmente e dando in pasto ai lettori quello che fa piu’ notizia , tralasciando quanto ad essa correlato con le volute conseguenze come quelle registrate nel corso di questo dibattito e che ha coinvolto la mia persona.

    Se fosse stato pubblicato l’intero mio commento TUTTI avrebbero capito che col mio dire non avevo inteso salvaguardare chicchessia, che mi ero limitato ad analizzare i fatti alla luce della obiettivita’ e non della opinabilita’, tralasciando qualsivoglia commento che potesse riposare su ipotesi fantasiose posto che nessuno di noi era presente al fatto.

    Ero stato chiarissimo in proposito e per un doveroso rispetto verso la MAGISTRATURA nessun commento e’ stato da me fatto su ipotesi fantasiose ma mi ero limitato ad analizzare quei fatti che erano sotto gli occhi di tutti e, quindi, fatti obiettivi e su di questi che si doveva discutere perche’, ritengo, sia oltremodo irrispettoso verso di TUTTI formulare delle osservazioni e critiche su episodi ancorati nella fantasia posto che il reale accadimento dei fatti medesimi , e’ noto solo agli attori di questa vicenda e che saranno resi a noi noti solo dopo il giudizio della Magistratura verso il quale, come ho avuto modo di scrivere, si deve essere rispettosi senza se e senza ma.

    Invece non ‘ stato cosi. Sono state scatarrate al vento le ipotesi piu’ fantasiose possibili dando la stura ad un dibattito falso a cui i piu’ hanno partecipato su di un’onda emotiva, senza alcuna credenziale per poter esprimere pareri in merito , ma esprimendo pareri “ad cummarellam” che hanno veramente del ridicolo.

    Ha parttecipato pure un sottufficiale del Corpo con una analisi e con delle motivazioni tipiche dello “yes man”, senza idee e senza capacita’ di critica costruttiva, ma solo una stupida difesa corporativa insita in coloro che non hanno idee o quelle che hanno non sono affatto buone.

    Ha partecipato gente che ha messo in dubbio la mia professionalita’ , i miei trascorsi, il mio grado acquisito sul campo etc etc. al solo scopo di offendere nella incapacita’ di rispondere costruttivamente ma facendo passare ii sottoscritto come la persona da abbattere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Da Procidano verace un’ultima cosa sento di dover e di POTER dire : Ovunque io sia stato ho lasciato il profumo della mia Isola , lavorando con serieta’ ed onesta’ professionale, con una moralita’ UNICA, e cio’ ho il coraggio di scriverlo perche SO’ DI NON POTER ESSERE SMENTITO.

    Grazie comunque a TUTTI a cui auguro lo stesso successo che il sottoscritto ha avuto nel proprio lavoro.

    Con viva cordialita’ ssl.

  36. X ROBERTO, non e’ che io stia dicendo di aver ragione, ma mi rifaccio a delle testimonianze sentite. In TV una giornalista disse che un marinaio aveva messo a verbale che lo aveva spinto lui sul tetto della scialuppa. Gli altri ufficiali sullo scoglio ci sono arrivati a nuoto, mentre alcuni stavano nella scialuppa perche’ avevano il compito di portare i passeggeri a riva. Si puo’ immaginare che quest’ultimi siano ritornati indietro a raccogliere tutti quelli ch’erano caduti in mare per portarli a terra e poi siano ritornati per prendere il comandante per portarlo sulla nave. Ma da quella scaletta in quel momento c’erano i passeggeri che scendevano, quindi era impossibile poter salire. Inoltre alla ore 2,00 il comandante si trovava di nuovo sullo scoglio da solo, (anche qui possiamo immaginare che gli altri ufficiali siano ritornati a terra e lui sia rimasto perche’ non poteva abbandonare la nave) e c’e’ la testimonianza messa a verbale di chi e’ andato a prenderlo che Schettino si sia fatto riconoscere e abbia chiesto di poter risalire sulla nave, ma questa persona (mi sembra fosse il comandante dei vigili) gli ha risposto che aveva avuto l’ordine di portare tutti a terra. Quindi non e’ stato Schettino a rifiutarsi di salire ma non lo hanno fatto risalire.

  37. Dalla scatola nera si capisce che i veri colpevoli sono quelli della Costa Concordia.

  38. Perchè alcun “giornalaio” ha mai posto all'”eroe per caso” la semplice domanda.”COM’E’ CHE LA CAPITANERIA DI PORTO DI LIVORNO NON SI E’ ACCORTA CHE IL CONCORDIA ERA FUORI ROTTA?”

  39. Risulta quanto meno bizzarro che la telefonata De Falco-Schettino abbia fatto il giro del mondo in poche ore , mentre la telefonata decisamente + importante, esplicita ed eloquente intercorsa 22 minuti prima tra il CV Leopoldo Manna e Schettino sia stata acquisita agli atti solo tre mesi dopo la tragedia ed è stata di difficile reperibilità sul WEB sino a quando il sottoscritto e Saverio cafiero hanno puibblicato un articolo su Positanonews (sul WEB) allegato alla chiamata Manna-Schettino. E poi perchè in occasione del primo anniversario della tragedia De Falco è letteralmente scappato via dal microfono della giornalista del TG2 ??????? Blob lo ha mostrato diverse volte ! Perchè ?????

  40. non dobbiamo meravigliarci se parlando di mare si incontra tanta ignoranza.
    ha fatto bene l’ammiraglio sante parole

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