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Tredici marittimi bloccati in Cina da mesi tornano a casa. Sollievo da Procida a Crotone

DiRedazione Procida

Dic 30, 2020

Roma – Potranno finalmente sbarcare e tornare a casa i 13 marittimi italiani bloccati da sei mesi al largo delle coste cinesi. La buona notizia è arrivata per Natale con una lettera del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ai sindaci dei comuni di provenienza dell’equipaggio, che a metà dicembre si erano mobilitati chiedendo l’intervento del premier Giuseppe Conte e dello stesso titolare della Farnesina per sbloccare la situazione.

I 13 connazionali, imbarcati da oltre un anno, si trovano a bordo di due navi cargo italiane, la Antonella Lembo e la Mba Giovanni Bottiglieri, ferme all’ancora dallo scorso giugno fuori dal porto di Huanghua, nel mare di Bohai.

A trattenere a bordo sia il carico di carbone che gli equipaggi, è stato un contenzioso commerciale tra la Cina e l’Australia nella cui rete le navi italiane sono rimaste incagliate. Fino al via libera di Pechino. “Lo scorso 21 dicembre abbiamo finalmente ottenuto conferma dell’autorizzazione allo sbarco dei marittimi italiani” da parte delle autorità cinesi, ha annunciato Di Maio nella missiva inviata alla vigilia di Natale ai sindaci.

“Io personalmente sono intervenuto con una lettera al mio omologo cinese, rappresentando gli evidenti aspetti umanitari della vicenda e richiedendo una sua pronta soluzione”, ha spiegato il ministro, ringraziando l’ambasciata d’Italia a Pechino che sin dall’inizio “ha mantenuto un contatto costante con gli armatori delle due navi e soprattutto con i nostri connazionali per monitorarne le condizioni di salute, pronta a intervenire se si fossero verificate criticità”.

Di Maio ha inoltre avuto modo di ringraziare direttamente in videoconferenza lo stesso ministro cinese Wang Yi per il suo intervento che ha sbloccato lo stallo. La notizia del via libera allo sbarco è stata accolta ovviamente con entusiasmo e sollievo dai marittimi e dalle loro famiglie, dalla Campania al Molise, dalla Toscana alla Calabria, e da quei sindaci che si erano direttamente rivolti al governo e che in una nota congiunta hanno ringraziato il responsabile della Farnesina “per l’impegno”.

Ora, tra procedure burocratiche e quarantene imposte dalla pandemia, ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che un nuovo equipaggio possa finalmente andare a dare il cambio ai colleghi stremati, ha spiegato all’Ansa Gianluca Perino, comandante della Lembo. “Noi siamo ancora sulla nave – ha detto – e per ora non sappiamo assolutamente nulla, dove andremo in Cina e come rientreremo in Italia. Ma l’importante – ha sottolineato – è che il nuovo equipaggio parta: solo allora potremo sentire il profumo di casa e fare finalmente il conto alla rovescia”.

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