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Raccontare il presente, capire il futuro

Buon anno a tutti

DiRedazione Procida

Dic 31, 2021

Gino Finelli – La fine di un anno mette sempre un po di tristezza poiché, per dirlo con un detto popolare: “sai quello che lasci e non sai quello che trovi”. Ma proprio perché conosciamo ciò che lasciamo e siamo consapevoli degli accadimenti che si sono succeduti nel corso dell’anno, possiamo prima riflettere su ciò che è stato in modo da poter pensare e, possibilmente anche realizzare, un percorso il più possibile sostenibile in tutti i sensi per il nuovo anno. Una sorta cioè di buoni propositi, ma questa volta con la consapevolezza di ciò che abbiamo vissuto e di cosa dobbiamo fare. Come sempre la conoscenza e l’esperienza devono fare la parte da gigante.

Lasciamo un anno problematico per la pandemia, che ancora crea non pochi problemi, ma abbiamo anche una conoscenza maggiore e direi approfondita su come comportarci, sia dal punto di vista sanitario, che sociale. Lasciamo un periodo di incertezza economica, ma abbiamo davanti un percorso in salita con una crescita esponenziale e un piano di risollevamento della nostra economia e della nostra società

Lasciamo una politica incerta, con personaggi discutibili, per un progetto concreto con uomini qualificati. Lasciamo l’instabilità per un periodo di stabilità con crescita del lavoro e incentivazione della produttività. Lasciamo un mondo confuso sulle problematiche dell’ambiente, per avventuraci in una sfida complessa, ma necessaria per la salvaguardia del nostro mondo e delle nostre vite.

Lasciamo insomma un mare di incertezze con la speranza, più concreta delle altre volte, di vedere una luce per la loro risoluzione.

Nella nostra piccola realtà lasciamo alle spalle un anno di transizione, di prova generale per un rinnovamento, di conflittualità, oltre che ideologiche, anche e soprattutto personalistiche, spesso immotivate e  immotivabili,  per avventuraci in un progetto di riqualificazione dell’intero territorio che non può che produrre beneficio per l’intera collettività e aprire una strada per le future generazioni. Uno sviluppo, che se ben gestito e soprattutto capito, apre la via a una nuova stagione che vede la nostra Isola protagonista nel mondo. E dobbiamo essere bravi a capirlo poiché il successo, che spesso è effimero, possa  divenire una nuova chiave di volta per la sostenibilità del territorio.

Dunque ci lasciamo alle spalle il disordine architettonico, l’anarchia di comportamento, le ferite inferte al territorio, la carenza di un senso civico con l’assoluta mancanza di rispetto della propria terra, per aprirci ad una nuova era e a una speranza, quella della consapevolezza di un ritrovato sentimento di appartenenza a questa terra con il conseguente bisogno di proteggerla. Amare vuol dire anche saper fare dei sacrifici per questo amore e, chi ama veramente, sa che a volte deve rinunciare ai propri interessi per quell’amore che diviene così davvero concreto e non solo una parola senza contenuto.

Nel fare a tutti gli auguri di un buon anno voglio sperare che si prenda esempio da tutte quelle persone che hanno saputo, proprio perché innamorati, proteggere la loro terra salvaguardarla dalle offese e divenire custodi della sua storia, delle sue tradizioni, e perché no, anche delle sue leggende.

Voglio ringraziare la redazione ed in particolare Gaetano Di Meglio e Leo Pugliese per avermi sempre ospitato sulle pagine del giornale senza mai censurare alcun mio commento e lasciandomi quello spazio di libertà di pensiero che appartiene solo a chi ha cultura e senso vero della libertà.

A Procida, Capitale Italiana della Cultura per il 2022, gli auguri più grandi, sinceri ed affettuosi, con la speranza, che vorrei diventasse certezza, che tutte le conflittualità, i personalismi, e le beghe di pessimo gusto, possano essere lasciate alle spalle nell’interesse esclusivo della nostra Bella Isola di cui dobbiamo essere fieri custodi.

Vorrei infine ringraziare Alberto Angela che ha voluto dedicare una bella pagina televisiva a Procida descritta con assoluta precisione, come è nel suo stile, e nel rispetto della sua storia.

A tutti il mio augurio più caro e sincero.

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