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L’editoriale: La riscossa dei Ragazzini

DiRedazione Procida

Ott 10, 2023

Sebastiano Cultrera – “La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, si burla dell’autorità e non ha alcun rispetto degli anziani. I bambini di oggi sono dei tiranni; non si alzano quando un vecchio entra in una stanza, rispondono male ai genitori. In una parola, sono cattivi.”  Questa frase corrisponde a ciò che molti pensano dei ragazzi di oggi: solo che fu scritta da Socrate, circa 2500 anni fa. Quindi anche le critiche di oggi appaiono un po’ consunte.

Certo le nuove generazioni, cresciute col cellulare in mano e con i compiti a casa fatti da ChatGPT non ci sembrano il massimo. Li vediamo dediti a cose futili, coltivano miti ed idoli di cartone e rimproveriamo loro di essere lontani dai valori importanti della società. I LIBRI poi, sono in fondo alle loro preoccupazioni, anzi forse un poco se ne preoccupano: visto come si impegnano a scansarli come la peste!

In questo quadro riproporre, dopo vent’anni, un premio letterario (che si occupa, quindi, proprio di LIBRI) che vede, nella sua formulazione, come PROTAGONISTI proprio i ragazzi sembrava una MISSION IMPOSSIBLE.

E, invece, alla fine, possiamo dire che la MISSIONE È COMPIUTA, e nella migliore delle maniere possibili.

RINO Scotto di Gregorio ha fatto di nuovo il miracolo. Riproponendo, a distanza di anni, la sua formula vincente. Riuscendo a metabolizzare in essa tantissimi elementi, vecchi e nuovi, che hanno creato un mix emozionante, coinvolgente, educativo e, soprattutto, divertente.

In queste manifestazioni, si sa, la noia è dietro l’angolo. Il rischio di dare sfogo a represse (e logorroiche) elucubrazioni letterarie, da parte di ogni partecipante, oltre che da parte degli scrittori stessi, è un rischio ricorrente.

La mattinata alla Scuola Elementare di Procida, in occasione della VI edizione del Premio “Il mondo salvato dai ragazzini” (a distanza di più di vent’anni dalla quinta edizione svoltasi a cura del Parco Letterario Isola di Arturo di Procida) è stata una mattinata molto piacevole. A tratti entusiasmante.

Che ha proposto, a un folto e partecipativo pubblico, costituito soprattutto di ragazzi delle scuole isolane, un evento godibile e di qualità.

Ha vinto Davide Sarti, con Cuore di Animale, un libro che unisce un po’ di fantasy e un poco di tribolazioni sulla diversità. Ha vinto una bella scultura della artista Arianna Spizzicò.  Davide è un giovane autore, che ha vissuto due anni in Giappone lavorando nella traduzione dei manga giapponesi. Il suo libro ha vinto perché ha catturato il Cuore dei ragazzi. L’impatto emozionale è sempre forte, con storie del genere, ma sono storie che fanno riflettere, come quelle degli altri due libri finalisti: “Il Cattivo Fratello” di Luisa Mattia e “Il Miglio di Cenere” di Dario Orilio. Entrambi hanno appassionato i giovani lettori. E le presidentesse della giuria Francesca Borgogna e Pina de Rubertis hanno dovuto fare alla perfezione i conteggi dei voti espressi dai ragazzi, perché l’esito è stato molto combattuto.

Le istituzioni sono state vicine alla realizzazione dell’evento. Il Comune di Procida era presente ai massimi livelli col Sindaco Dino Ambrosino e col delegato alla cultura Michele Assante del Leccese. La Scuola vedeva schierata in primo piano la dirigente scolastica Maria Salette Longobardo e le referenti Alessandra Gentile e Marisa Scotto di Vettimo.

Ma è stato fondamentale il contributo degli sponsor: MAGED; Leone di Mare; Agenzia assicurativa Mastroianni; EMZ (ebike) e Agenzia Graziella Travel.

Adesso non possiamo dire se, effettivamente, sia stato messo almeno un mattone verso la Salvezza del Mondo, anche se è sembrato a tutti di buon auspicio “l’Urlo dell’Innocenza” di Christian Migliaccio, vincitore del contest letterario con una composizione “istantanea” tutta rivolta ai temi della Pace.

Luigi di Fiore è stato uno spettacolo in sé. La sua grande notorietà (è il famoso medico di Un Posto al Sole) unita ad una grande capacità comunicativa ha messo a nudo gli elementi essenziali dell’importanza della cultura: “Ragazzi, quando avete una domanda e non trovate la risposta, in vostro aiuto c’è sempre UN LIBRO”. Naturalmente è stato il momento più seguito dai ragazzi. Insieme alla performance musicale di Mariano Scotto di Monaco e degli altri cantanti e musicisti.

In definitiva si è trattata di una delle occasioni in cui la KULTURA smette di essere distante dalla popolazione, e nella fattispecie, dai giovani e diventa VERAMENTE oggetto di CONCREAZIONE, recuperando il ruolo di CULTURA popolare: nella quale tutti interagiscono. Il trattino della pretesa CO-CREAZIONE, che in altre circostanze abbiamo stigmatizzato, in questi momenti si mostra, per contro, ancora più artificioso, pretenzioso e soprattutto lontano.

Ma questa è un’altra storia: quella di una occasione mancata, forse, nel rapporto coi giovani e con la gente dell’isola. Proprio perché si era riuscito a costruire, con grande merito (soprattutto di chi ci aveva creduto), una occasione straordinaria di visibilità e di crescita culturale, oltre che turistica dell’isola.

Forse anche per Procida, e per la sua cultura, c’è bisogno di ripartire dai ragazzini!

 

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