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CARNIVAL E LICENZIAMENTI. LA RABBIA DEI MARITTIMI

DiRedazione Procida

Ott 17, 2020

Gli ufficiali: “A un mese dal licenziamento ancora nessuna risposta”

Procida – Siamo circa ad un mese dallo sbarco e siamo ancora in cerca di risposte. Siamo un gruppo di Ufficiali della Carnival Cruise Line inclusi Comandanti e Direttori di Macchina che dopo 25 anni e più di onorata carriera siamo stati licenziati con una telefonata di 3 minuti causa Covid 19”. Lo si legge in una lettera inviata dal gruppo “CCL Group -Guardaci da Lassù” al sito torremare.net.

“Nessuna altra motivazione ci è stata fornita dalle alte sfere della compagnia. Svariate email sono state spedite all’attenzione della Presidente Christine Duffy per conoscere singolarmente le cause del nostro licenziamento senza alcuna risposta. Molti di noi dopo mesi spesi nell’assoluto abbandono fuori dalle acque territoriali americane sono stati informati del licenziamento il giorno dopo arrivati a casa con una semplice telefonata. Il nostro gruppo con più di 25 Senior Officers si è denominato “Guardaci da Lassù” in memoria di un glorioso Comandante della CCL Pierluigi Lanaro scomparso per un tumore tre anni fa. Il Gruppo è difeso in via legale dall’avvocatessa Licia D’Amico scelta dal gruppo a difesa dei propri diritti e dignità”.

“Il gruppo denuncia che nessun preavviso è stato fornito e che nessuna motivazione a riguardo del licenziamento sia stato fornito ai Marittimi.

Denunciamo a tutti l’accaduto… Stiamo ricevendo tantissimi attestati di stima da passeggeri e amici che attestano che l’averci licenziati con una telefonata è un insulto alla nostra dignità. Il gruppo molto agguerrito cerca risposte in merito dopo che tantissime famiglie sono state letteralmente buttate per strada in momento particolare e delicato per l’intero settore navi da crociera. Dopo anni di lavaggio del cervello con Carnival Service Value, Care and Respect perlomeno meritiamo una risposta ai nostri perché …. ci hanno tolto da subito la dignità”.

PROCIDA

Anche sull’isola l’accorata lettera inviata alla Carnival sta facendo discutere non poco. Le crociere e il comparto crocieristico che da anni erano divenute nuova fonte di lavoro e di reddito per la gente di mare isolano sembra essere messa in ginocchio.  Oltre alla Carnival anche altre società stanno ridimensionando il personale e lasciando di fatto la gente a terra.

Molti giovani a fronte di ciò stanno preferendo tornare a solcare gli oceani con chimichiere, gassiere e navi ro ro. 

G.P è uno di questi 24 anni e con un patentino fresco fresco da terzo ufficiale: «Il mio sogno era diventare comandante di una importante nave da crociera. Fino allo scorso anno ho fatto di tutto per farmi i mesi a bordo per fare il patentino, poi dopo aver studiato non poco e aver aspettato che la situazione migliorasse ho deciso di provare su una porta container. Tra qualche giorno parto e vado nelle philippine»

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