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Vivara e spiagge libere: la Guardia Costiera diventa “l’omphalos” Procidano

Ditgprocida

Feb 18, 2011

Roberta Di Gennaro | Ricordiamo che col termine greco di omphalos (ombelico) nell’antichità si indicava una pietra o un oggetto dal valore religioso. Nell’Antica Grecia la pietra scolpita era situata a Delfi, nel Tempio di Apollo, da cui la Pizia diffondeva i suoi vaticini. Il tempio di Apollo delfico era il più importante di tutto il mondo greco, per questo l’omphalos indicava che Delfi, col suo santuario, era il centro del mondo, il suo ombelico.

Metaforicamente la locale Guardia Costiera è diventata un pò l’ombelico di Procida. Dai tavoli tecnici, ai convegni, ai dibattiti, alla tavole rotonde, il nuovo comandante T.V Flavia La Spada sembra coinvolgere attorno a se istituzioni ed enti preposti per dibattere di tutto ciò che può riguardare il suo comando e di converso l’isola.

Non ultimo i due tavoli aperti per Vivara e per le Spiagge Libere di cui riportiamo entrambe le note ufficiali.

Si è svolto nella mattinata di martedì 15 , presso gli uffici della Guardia Costiera di Procida, un tavolo tecnico finalizzato al coordinamento della gestione della pulizia degli arenili e degli specchi acquei liberi presenti sull’isola di Procida, alla presenza del Comandante del porto, della dottoressa Rita BARONE, responsabile del servizio ecologico ed ambiente del Comune di Procida ed il Comandante della Polizia Municipale di Procida, Colonnello Giuseppe TROTTA. Il tavolo tecnico ha avuto dunque modo di pianificare un duplice profilo d’intervento. In primo piano, la pulizia degli arenili liberi. 
Le Amministrazioni coinvolte hanno, difatti, condiviso la necessità di operare una pulizia una tantum nella corrente stagione, onde consentire un decoro paesistico ai litorali di riferimento anche nel corso della stagione invernale. Routinari sopralluoghi esperiti dal personale militare della Guardia Costiera di Procida avevano invero evidenziato negli ultimi giorni l’accatastamento di rifiuti, anche pericolosi, sulla battigia degli arenili liberi siti in località “Le Grotte”, “Pozzo Vecchio”, “Ciraccio”, “Ciracciello”, “Punta Lingua” e lungo la spiaggia della Chiaia. La dott.ssa Barone, preso atto dei partecipati rilievi fotografici, da un lato ha disposto un “intervento straordinario per la rimozione dei rifiuti evidenziati dall’accertamento in tempi compatibili con le esigenze dell’ufficio”, dall’altro, in previsione della incipiente stagione estiva, si è impegnata a “richiedere alla Amministrazione Comunale gli indirizzi politici relativi alla individuazione di una ditta od associazione che provvede alla pulizia degli arenili liberi in un orario preliminare l’inizio della balneazione o comunque compatibile con il suo svolgimento”. In tal senso, il Comandante della Polizia Municipale, nel più ampio spirito di collaborazione interistituzionale, ha partecipato la propria disponibilità a contribuire “ reperendo fondi regionali nell’ambito dei progetti di sicurezza urbana integrata. Non secondariamente è stata concertata la necessità di provvedere, ai fini della tutela delle acque costiere e marine e per la promozione turistica del territorio, di un servizio di pulizia degli specchi acquei balneabili dell’isola. Secondo il Comandante del porto, T.V. (CP) Flavia LA SPADA, “E’ indispensabile attivare un eco battello nella stagione estiva, soprattutto nei mesi di luglio e di agosto nei quali, come noto, la densità di abitanti per chilometro quadrato, mediamente, raddoppia”. 
La dott.ssa Barone, in proposito, ha confermato che per tale servizio sarà possibile attivare il battello SPAZZAMARE, ormeggiato presso il molo di levante del porto di Marina Grande, secondo orari e modalità da concordare. Nei prossimi giorni sarà formalizzata dal Comune di Procida la pertinente richiesta di finanziamento alla Provincia competente per territorio.

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Si è svolto nella mattinata di venerdì 11  febbraio u.s., presso gli uffici della Guardia Costiera di Procida, un incontro tra il Comandante del porto di Procida, il presidente della Riserva Naturale Statale Vivara ed il presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ospedale Civico “Albano Francescano”.

Il tavolo tecnico ha confermato la necessità di condividere e concertare quanto prima, d’intesa con tutte le Amministrazioni ed Enti compartecipi a vario titolo delle problematiche esistenti sull’isolotto, un piano di gestione della Riserva di Vivara, parte integrante della rete europea di aree protette denominata Natura 2000.

Detto piano di gestione rappresenta uno strumento di pianificazione del territorio, con mirato riguardo alla tutela del patrimonio naturalistico d’interesse comunitario. L’isolotto di Vivara, difatti, di proprietà della Fondazione “Albano Francescano” di Procida, è sito d’interesse comunitario (SIC) e zona di protezione speciale (ZPS)

Già con nota datata 16 dicembre 2010, il presidente del Consiglio di Amministrazione aveva partecipato alle Autorità competenti, tra cui la Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Napoli e Provincia, il Corpo Forestale dello Stato ed i competenti Ministeri dei Beni Culturali e dell’Ambiente, stante il valore architettonico ed archeologico dei manufatti ivi insistenti, l’urgenza di procedere ai lavori di messa in sicurezza delle unità immobiliari ivi edificate.

Il primo punto affrontato dal tavolo tecnico è stato dunque la logistica, in quanto l’accesso all’isolotto di Vivara risulta ancora impraticabile a causa delle non agibilità del ponte di collegamento, finanziato dalla Giunta Regionale Campania.

La Regione Campania farà conoscere nei prossimi giorni all’Autorità Marittima di Procida i tempi necessari al collaudo ed alla successiva consegna dell’opera, atteso che detto accertamento tecnico dovrà peraltro chiarire se il ponte, una volta agibile, consente la transitabilità esclusivamente pedonale od anche veicolare.

La Guardia Costiera di Procida, nelle more di detti collaudo e consegna, ha predisposto un documento di ricognizione dell’isolotto di Vivara, a mezzo dell’equipaggio della motovedetta CP 2082, ai fini della gestione di una eventuale emergenza.

Detto riscontro cognitivo, debitamente supportato da pertinenti rilievi fotografici e stralci cartografici, ha in effetti confermato la complessità di un eventuale intervento via mare, in quanto l’assoluta disomogeneità delle coste, nella quasi totalità rocce frastagliate, costituisce potenziale pericolo per la navigazione e per l’ormeggio.

Il solo punto di accesso praticabile è risultato in località Punta dell’Alaca, senza peraltro che esso possa rivestire i requisiti e le caratteristiche geomorfologiche di un approdo, tanto in ragione della forte esposizione ai venti ed alle correnti, quanto in relazione alla presenza di opere sommerse pertinenti l’acquedotto che asserve l’intera isola di Procida.   

Le risultanze dell’attività di screening svolta dal personale militare della Guardia Costiera di Procida saranno comunicate al Comitato di Gestione Permanente della Riserva Naturale Statale “Isola di Vivara”, per la predisposizione di un tavolo tecnico di concertazione che consenta a tutti gli Enti ed Amministrazioni dello Stato competenti di esprimere, nell’ambito delle singole competenze, una valutazione preliminare all’avvio dei lavori urgenti di messa in sicurezza degli immobili, garantendo in ultimo una analisi congiunta di tutti i profili d’intervento ed una esecuzione coordinata dei medesimi.

3 commenti su “Vivara e spiagge libere: la Guardia Costiera diventa “l’omphalos” Procidano”
  1. Ottimo il lavoro del Com.te La Spada, persona sensibile ai problemi locali a volte più delle autorità politiche preposte. Ma per mero dovere di verità preciso che l’incontro relativo a Vivara è stato realizzato su mia espressa richiesta formale, mediante una nota di denuncia dello stato degli immobili ivi presenti pubblicata anche sul Mattino circa 1 mese fa. A lavorare per il bene di Procida non si è mai soli..
    Mariano

  2. Perchè gli amministratori di questo forum non vietano l’anonimato? Ne guadagnerebbe molto la serietà del vostro lavoro. Mariano

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