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Sbarco dei traghetti: oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale

Ditgprocida

Set 8, 2012

Redazione | Oltraggio,  resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Con queste accuse è stato denunciato  – ieri –  in stato di libertà  – dagli uomini  dalla Guardia Costiera  – un ragazzo di Procida che –  allo sbarco al porto di Marina Grande  – avrebbe dato segni di squilibrio. I militari stavano eseguendo un normale controllo  – così come previsto dalle ordinanze in materia del Ministero dei Trasporti  – e forse l’attesa, il caldo o chissà cos’altro ha fatto perdere le staffe  al ragazzo che ha dapprima inveito e poi strattonato e spinto i militari. Sul posto sono giunti anche i Carabinieri. Il ragazzo è stato portato in caserma per l’identificazione del caso e denunciato alle autorità competenti.

 Un profondo senso di amarezza ha colto il neo comandante del porto TV Giuseppe PANICO che ha espresso tutto il suo disappunto sulla vicenda rimarcando il proficuo lavoro dei suoi uomini per quanto riguarda il controllo allo sbarco e lo spirito di abnegazione degli stessi  uomini in materia di ordine pubblico.   In più il rammarico nell’apprendere  che il ragazzo denunciato è un marittimo e come tale avrebbe dovuto conoscere – un pò meglio –  la materia che regola i controlli da parte degli uomini della capitaneria. Il ragazzo rischia addirittura la sospensione del titolo di navigazione acquisito sino a questo momento. Il tutto ai sensi dell’articolo 341-bis del codice di procedura Penale.

13 commenti su “Sbarco dei traghetti: oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale”
  1. se la pena fosse girare per una settimana sul porto con un cartello addosso con scritto su le scuse e il rischio che corre per una stupidata sicuramente sarebbe un deterrente per tutti gli altri ignari dell’articolo 341-bis e una dura punizione

  2. ABBIAMO SENTITO LA CAMPANA DELLA CAPITANERIA,ADESSO SAREBBE INTERESSANTE ASCOLTARE ANCHE L’ALTRA CAMPANA PER POTER AVERE UN QUADRO COMPLETO DELL’ACCADUTO.ALL’UOPO E CONOSCENDO LE PERSONE -I PROCIDANI- CON LE QUALI CONVIVO DA CIRCA QUARANTANNI E CHE SONO PRIVE ASSOLUTAMENTE DI AGGRESSIVITA’ MI VIENE IN MENTE UN PROVERBIO” O MARE SENZA VIENT NUN SE MOVE ” SEMPRE PER RESTARE IN GERGO MARINARO.COMUNQUE BISOGNEREBBE SENTIRE L’ALTRA CAMPANA.

  3. Talvolta la capitaneria provoca.
    Addirittura invocare l’oltraggio a pubblico ufficiale, un reato medioevale che era stato giustamente abrogato, e minacciare la sospensione del titolo professionale per qualcosa che non ha niente a che fare con l’attività professionale, è un esercizio autoritario che la dice lunga sulla mentalità delle nostre capitanerie.
    Urge riforma e smilitarizzazione!

  4. Sarà anche militarizzato, ma bisogna innanzitutto regolamentare le famiglie, la popolazione al rispetto delle norme che esistono da decenni, ma soprattutto all’ educazione dei figli!!! Le capitanerie, poi, hanno l’ obbligo di far rispettare le leggi, se un imbarcazione, che sia da diporto o che sia da trasporto, DEVONO RISPETTARE LE NORMATIVE NAUTICHE VIGENTI, altrimenti se ne possono stare a guardare com’ è bello il mare… per gli altri! L’ illegalità è controlegge!

  5. Per Rispondere al sig. Laurent :

    …fare il proprio dovere per far rispettare la legge è da elogiare e chiunque lo intralcia punirlo o almeno emarginare senza appoggio alcuno affinché colui che commette si renda conto di non vivere nella giungla, per quanto riguarda l’aggressività e arroganza dei Procidani sono spiacente ma penso che Lei non li conosce sufficientemente.

    Per rispondere al sig. Schiano :

    Il corpo delle capitanerie da sempre, ma in particolare negli ultimi anni oltre a riempire il proprio “Vivaio” di personale arrogante ha aggiunto personale l’ignorante che perde sempre una buona occasione per fare il lavoro in silenzio come fanno molti professionisti seri nel loro interno.

  6. ragazzi,io ho sentito dire che la persona in questione è stata sèutata in pieno viso dal cp……se fosse vero(e pare ci siano testimoni)sarebbe gravissimo

  7. Solo adesso sono venuto a conoscenza dell’ articolo. Il giovane in questione anzi il ragazzo sono io , mi chiamo Luigi CESARANO , Procidano , marittimo e sicuramente conosciuto da tanti di voi dato che viviamo su una piccola isola dove tutti o quasi ci conosciamo. In merito ai fatti, alle profonde inesattezze e alle offensive insinuazioni menzionate nel vostro articolo mi sento in dovere di fare chiarezza per quanto possibile visto che la vicenda avrà un seguito in tribunale. Premetto che ritengo di essere colpevole di aver apostrofato in malo modo un giovane della capitaneria di porto, chiedo scusa e accetto tutte le conseguenze del mio gesto , penali,civili o professionali eventualmente ce ne fossero. Per quanto riguarda tutto il resto , e cioè le presunte minacce, le resistenze e addirittura le violenze di cui mi sarei reso protagonista secondo il vostro articolo , sono sicuro che esse non troveranno conferma in quello che hanno visto le centinaia , ripeto le centinaia di testimoni presenti al momento dei fatti.Detto questo faccio appello alla vostra onestà intellettuale affinche la vostra attenzione sia rivolta maggiormente verso la verità dei fatti di cui in futuro scriverete. P.S. Grazie al mio lavoro da anni ormai ho l onore di conoscere numerosi membri delle forze dell ordine , in particolare personale di tutte o quasi le Capitanerie di Porto della Campania con il quale ho sempre avuto un rapporto improntato alla collabborazione e al rispetto reciproco , gente che svolge quotidianamente il proprio dovere con onore e dedizione , gente che puo testimoniare sulla mia assoluta integrità morale e professionale pertanto un triste episodio non cambiera certo le cose.

  8. Sig. Cesarano,
    la ringraziamo per il commento che ha voluto inviarci e che integralmente abbiamo riportato.
    Per le “verità”, le “onestà”, i “futuri” e tutto quello che “facciamo e che faremo”, ci creda, sono già da decenni oggetto della nostra attenzione. Ce lo impone un codice deontologigo professionale del MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA e soprattuto un codice ETICO che ci è spiccatamente riconosciuto.
    La salutiamo

  9. RAF EVIDENTEMENTE NON E’ MAI STATO A PROCIDA!!!QUANDO LE FORZE DELL’ORDINE SONO PIOMABATE IN MASSA A PROCIDA PER ABBATTERE LE CASE DI DUE POVERI MADONNA HANNO AVUTO UN ACCOGLIENZA DIVERSA DA QUELLA CHE HANNO AVUTO AD ISCHIA E A NAPULA.VEDI YOU TUBE!!C’ERANO SIGNORE ANZIANE CHE RECITAVANO IL ROSARIO.PARE CHE QUALCUNO TRA FORZE DELL’ORDINE SI SIA ADDIRITTURA MERAVIGLIATO ED ABBIA COMMENTATO”MA QUESTI L’HANNO CAPITO CHE SIAMO VENUTI AD ABBATTERE LE CASE”’COMUNQUE 40 PERSONE IN UNA CAPITANERIA COME PROCIDA NON VI SEMBRANO UN SPRECO.SECONDO ME ANCHE UNA DELEGAZIONE DI SPIAGGIA LO SAREBBE”SCRIVERO AL MINISTERO E A MONTI PUO ESSERE CHE SE NE OCCUPINO LORO DI QUESTO ENORME SPRECO DI DANARO PUBBLICO!!!!!!!

  10. che autogol di sto tizio si è autodenunciato? ma l’avvocato che gli ha scritto la lettera l’ha capito?

  11. Bravo Michele,questo dimostra quanto ho detto nel mio primo commento.COMUNQUE CREDO CHE SIA INAUDITOOOOOOOOOOOOOO CHE LA CAPITANERIA DI PORTO DI PROCIDA DEBBA AVERE UN PERSONALE DI QUARANTA DICO QUARANTA PERSONE.CON LA CRISI E I TAGLI CHE COLPISCONO ANCHE I SERVIZI PIU ESSENZIALE E’ INAUDITO VEDERE UN TALE SPRECO DI PERSONALE E DANARO PUBBLICO.E’ ESSENZIALE CHE CHI DI DOVERE INTERVENGA URGENTEMENTE!!!!!

  12. Signor Laurent grazie per la Sua , volevo solo aggiungere che vivo e convivo con i procidani da solo quarant’anni e sono stato onorato di conoscere tante stimate persone …ma essere violenti non significa solo picchiare !!!

    ….Forse se noi procidani rispettassimo la legge ci vorrebbe meno personale in capiataneria , meno vigili urbani , meno dipendenti del comune etc….

    Caro Luigi con tutto il rispetto che sicuramente meriti sono in accordo con quello che scrive il Sig Michele…hai fatto autogol !!!!!.

    Anche se il tuo scritto in parte mi è piaciuto, è chiaro che codesto è stato dettato dalla stessa impulsività avuta durante lo scambio di opinione con la capitaneria .

    Ti auguro tutto il bene del mondo e spero che la storia abbia un liete fine … ma cerca di contenere la tua impulsività …non serve ma fa solo più danni !!

  13. Non dimentichiamo che il Luigi CESARANO è tossicodipendente dichiarato ben conosciuto alle forze dell’ordine,e mi domando; come faccia la CAREMAR ad averlo tra i suoi equipaggi ? con incarichi da ufficiale !!!! ed inoltre come riesca ad effettuare le visite biennali ? Purtroppo solo per la gente onesta la legge esiste; è vergognoso che con i soldi pubblichi venga remunerato un tossicodipendente che con i suoi reati alimenta la camorra. A breve imbarcherò ed al mio ritorno sarò costretto a ritrovare un tossicodipendente che traghetti la nave nel viaggio di ritorno.

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