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Consiglio Comunale: approvato il piano di riequilibrio finanziario. Scongiurato il dissesto

Ditgprocida

Apr 7, 2013

Redazione | E’ passata in sordina ultimamente tra la Pasqua, il traffico, il turismo e Babbo Natale, la crisi economica in cui versa il nostro comune. Il disavanzo delle casse comunali  – senza entrare troppo nello specifico – che appare evidente dal Rendiconto di Gestione –  negli anni ha alimentato uno  squilibrio di bilancio strutturale che se non  “riequilibrato” avrebbe  – di qui a poco –  portato al dissesto finanziario l’ente comunale. Con le lancette dell’orologio saremmo ripiombati indietro di vent’anni.  Anche e soprattutto perché  le  misure ordinarie previste dal TUEL erano e restano insufficienti a superare le condizioni di squilibrio che purtroppo ci portiamo dietro da decenni. Ed è a fronte di ciò che il Comune ha  ritenuto  indispensabile ricorrere  – senza indugio  – al risanamento finanziario dell’Ente attraverso la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale previsto dal Decreto Legge numero 174 del 2012. Procedura che è stata licenziata con voto favorevole dal consiglio comunale nell’assemblea dell’altro ieri.

L’urgenza e la indifferibilità del ricorso al piano di riequilibrio finanziario pluriennale  trovano riscontro in due valutazioni oggettive ( emanate dalla stessa Corte dei Conti ) che valgono molto più delle chiacchiere ascoltate nella sala Vittorio Parascandola , per due ordini di idee. Una in cui si ritiene indispensabile prevedere una immissione di liquidità straordinaria immediata, con l’utilizzo del Fondo di Rotazione del DL 174/2012, per garantire il pagamento dei servizi indispensabili e per accelerare il pagamento degli altri debiti e l’altra  è che il disavanzo di amministrazione del rendiconto di gestione non può ragionevolmente che trovare copertura in un lasso temporale di almeno 10 anni.

Le misure di risanamento del piano di riequilibrio licenziate dal civico consesso vanno, in parte,  in questa direzione. Si è  ritenuto di non aumentare le imposte comunali, ( tasse e quant’ altro resteranno  invariate) ma, prudenzialmente,  specificare che i tagli alla spesa corrente debbano essere il punto centrale da cui partire.  Altri punti analizzati e presentati sono  la dismissione del patrimonio immobiliare, ( già dal 2009 da alienare ) e  la dismissione di parte delle quote degli organismi partecipati ( ad esclusione della SAP ). La dismissione delle  quote del porto turistico di Marina Grande  – ad esempio – pari al  49%  –  relativamente all’entrata prevista – rappresenteranno la risorsa principale.  Una massa passiva ( quasi otto milioni di indebitamento) –  in poche parole  – che sino al 2022 dovrà essere ripianata per il raggiungimento del pareggio del deficit strutturale.Anche il costo della politica ( stipendio  degli assessori, sindaco e consiglieri comunali) sarà tagliato per il 15%.

La riduzione del debito, riduzione della spesa corrente e del personale in particolare, rispetto di tutti i vincoli di finanza pubblica imposti e nel  rispetto dei limiti di indebitamento che si sono via via ridotti nel corso degli ultimi anni, dovranno essere attuati  – secondo le linee guida del piano presentato dal Comune – in sette anni. E già nel bilancio di previsione del 2013 saranno più evidenti.

Il nostro invito  – che non ci è parso di ascoltare – è  ad effettuare una revisione straordinaria dei residui al fine di eliminare dal conto di bilancio quelli di cui risulta  definitivamente accertata la impossibilità di riscossione, sebbene il credito sia giuridicamente esistente, in conformità con il principio contabile dei crediti di dubbia esigibilità e/o inesigibili. ( circa due milioni di euro )

Ricordiamo che la crisi dell’Ente è prevalentemente una crisi di liquidità che non consente di programmare scelte di sviluppo e di crescita e di garantire un adeguato livello di copertura dei servizi. **********

A margine dei commenti la specificazione del gruppo di Minoranza di Insieme per Procida che ha votato contro questa misura.

15 commenti su “Consiglio Comunale: approvato il piano di riequilibrio finanziario. Scongiurato il dissesto”
  1. siamo nella m…….. oppure detto dal sindaco
    “Sindaco Capezzuto:”In tre anni lavori importanti per la nostra isola.”……………..

  2. Dopo aver dato massima disponibilità sin dal mese di novembre u.s., il gruppo Insieme per Procida è stato coinvolto solo 48 ore prima del Consiglio Comunale per condividere il Piano di Riequilibrio Finanziario del Comune.
    L’ennesima dimostrazione che l’Amministrazione procede con assoluta sciatteria e superficialità vanificando anche i buoni propositi di quanti vorrebbero concorrere al bene dell’isola. Il Piano è stato presentato all’ultimo momento utile, probabilmente per mettere la sordina ad un dato di assoluta gravità:
    la certificazione di uno sbilancio di Amministrazione 2012 di
    circa 5 milioni di euro!
    Un debito enorme che ancora una volta sarà pagato con gli ultimi immobili disponibili nel patrimonio comunale dei procidani.
    Di fronte a questo disastro, compiuto da chi amministra ininterrottamente da 18 anni, il voto di Insieme per Procida è stato contrario. Ed è stato espresso anche per rimarcare l’assoluto disinteresse della maggioranza consiliare per le dimissioni del Presidente della Commissione Trasparenza rassegnate dal consigliere Scotto di Santolo per protestare contro l’opacità e la poca chiarezza della gestione dell’Amministrazione Comunale.
    Questa maggioranza che perde pezzi ogni giorno è quasi arrivata al capolinea,starà ai procidani togliergli definitivamente la fiducia.

  3. QUESTI PAZZI DI INSIEME PER PROCIDA VOLEVANO DUNQUE AUMENTARE LE TASSE?? A NOI PROCIDANI?

    SE HANNO VOTATO CONTRO, LA LORO INTENZIONE ERA QUESTA

    CHE DIO VI MALEDICA

  4. non volevano aumentare le tasse, e da stupidi vendere i vestiti in agosto quando fa caldo per accorgersi a dicembre che fa freddo………. bisogna gestire bene le proprieta comunali (quindi fare entrare soldi con il porto come fanno a ischia!!!cosi anche con gli altri beni), ridurre le spese (stipendi troppo alti, troppi dipendenti che fanno poco o …..,) e creare nuovi indotti e entrate ( creando nuove possibilita nel turismo e lavori per i giovanni) e lentamente si potra uscire da questa buca o forse e meglio chiamarlo pozzo………

  5. E’ un ottima operazione finanziaria partorita e gestita dal ragioniere e dall’assessore SCALA. Non averla votata significa essere miopi innanzi alle difficoltà del nostro comune, nate negli anni d’oro di scotto di santolo e perpretate in passato.
    Non averla votata significa non essere classe dirigente ma solo classe disfattista, che procida relegherà per i prossimi 20 anni all’opposizione.

    salvatore Lubrano

  6. Un amministrazione che ha usato contro l’attuale minoranza, durante la campagna elettorale, il dissesto creato da Scotto di Santolo, ed ora per non trovarsi nella stessa situazione approva un piano per salvarsi il….sedere…dopo la marea di mala gestione dell’amministrazione del paese.
    Ed hanno pure il coraggio di parlare!
    Daccordissimo con l’impegne dell’assessore Scala che come al solito ci mette l’anima e penso sia l’unico che meriti un premio.
    15%,….15% …che grande aiuto per Procida.
    Purtroppo la verita’ è proprio quella.
    Siamo nella cacca, nonostante Il sindaco continui a dire delle opere da Lui realizzate!
    Si sono venduti l’invendibile.
    resta il campo sportivo, le scuole, e terra murata.
    Ma avete ancora tempo…
    ci riuscirete.

  7. Votarla significava per opposizione accetare il modo e i modi come la maggioranza fa politica, senza informare, senza lavorare con l’ opposizione che rappresenta la maggioranza dei procidani, votarla significava anche accetare il fatto che nascondono carte, non fanno vedere i conti e non fanno vedere i bilanci delle societa Partecipate, significa anche accetare che continuino a vendere beni comunali ( cioe di tutti) senza cercare di arginare altrimenti il disavanzo!!! Quindi non si poteva votarla

  8. @ Di Marco:
    Votarla significava per opposizione condividere le scelte dell’amministrazione che vanno verso il risanamento dell’ente, che piaccia o meno;
    votarla significava anche accettare la responsabilità di condividere certe scelte per tutta la comunità isolana che non sa manco cosa sia un bilancio comunale. Nessuno nasconde le carte, basta con questa storiella: un consigliere comunale va dai dirigenti dei settori e si fa dare le carte…..figuriamoci se al giorno d’oggi si può nascondere anche un solo foglio….
    Vendere il patrimonio comunale che è in perdita totale significa fare un passo avanti con i soldi che si recupereranno, parte di questi beni sono in passivo da molti anni ed è la stessa corte dei conti o ragioneria dello stato ad invitare gli enti locali a disfarsene.
    Con questo dispositivo votato si argina il disavanzo di cui parli, che insieme per procida non ha votato. Questo resterà agli atti del consiglio comunale, con la buona pace di tutti.
    Caro Di Marco, alias……………… , che stai un po dentro e un po fuori la (maggioranza e opposizione), mettiti l’anima in pace….come dice più su salvatore lubrano, altri 20 anni all’opposizione è il vs destino.

  9. @Gianni….alias
    se Di marco sta un po fuori e un po dentro, penso che lei sia il numero 1 di quelli dentro….l’amministrazione.
    Non si puo votare una politica che non si è mai condivisa perchè autoritaria e mancante di qualsiasi senso di dialogo.
    Il “lavoro” che avete fatto è stato solo ed esclusivamente per pararvi il…sedere….ed evitare,…forse momentaneamente il fallimento!!
    In tanti anni di scempinon avete fatto nulla per risanare e far crescere questo Comune.
    Non dimenticate mai che siete comunque la minoranza del paese che rappresentate.
    Una buona amministrazione, compra…non vende.
    sono anni e anni che vendete solamente.
    E meno male che lo stato ha regalatoa Procida strutture di demanio e fondi per costruire case che poi avete rivenduto, o meglio , regalato.
    Perchè non cedete l’EVI che è un altra delle vostre creature perennemente in perdita?
    e quando non ci sarà più nulla da vendere cosa farete?
    vi toglierete ancvora un ….15%???????????????

  10. Caro F. Scotto
    alias…..( uno eternamente all’opposizione) non ti riesce di fare l’avvocato di di marco..;-)

    entro nel merito delle assurdità che dici e cercherò di risponderti pe quelle che sono le mie competenze tecnico amministrative:

    1) tutto sarebbe minoranza in questo paese perchè la legge elettorale comunale permette che si diventa SINDACO con un solo voto in più. ( prima amenità che hai scritto )

    2) Parla proprio lei che ha votato procida insieme a quanto mi è dato di sapere e parla di dialogo? lo sa che con il suo candidato a sindaco per parlare gli assessori dovevano prendere appuntamento? Questo sindaco parla anche troppo, spiffera anche troppo. Incontri, dialoghi, conferenze stampa, cose mai viste altro che mancanza di dialogo ( seconda amenità)

    3) Parare il sedere? in che senso ? hai carte alla mano per denunciare qualcosa e perchè non lo fai alla procura della repubblica? i tuoi rappresentatni o te stesso che siedono in cc, hanno scritto decine e decine di volte alla corte dei conti e non è mai stata rilevata una cosa sbagliata o errata dal punto di vista tecnico amministrativo. Perfino l’avvocatura di stato ha decreatato che il nostro comune non ha difficoltà ( terza amenità)
    4) Il demanio non ha regalato nulla. sa cos’è il demnaio e cosa gestisce? Dall’evi siamo fuori da anni. Oggi abbiamo la SAP. ( risanata ) si informi meglio prima di scrivere altre AMENITA’
    5)ultima ma potrei continuare all’infinito, il 15% che si è tagliato sarà anche poco ma è un segnale che si vuole dare alla cittadinanza.

  11. Caro Gianni
    Non era certo mia intenzione fare l’avvocato difensore di DiMarco perché penso che si sappia difendere da solo; era solo per prendere lo spunto per far capire la sua posizione “amministrativa” che come si vede è saltata fuori con isterismo confusionale e con la solita arroganza di chi pretende di poter ottenere tutto,…anche il parere favorevole di chi invece esprimendo la propria opinione , lo nega!

    Anch’io cercherò di rispondere per quelle che sono le mie competenze tecniche NON AMMINISTRATIVE su quelle verità che tali sono alla luce del sole:
    1) il fatto che amministrate il paese non significa ASSOLUTAMENTE che la maggioranza dei procidani vi ha votato, ma ciò è stato possibile solo alla attuale legge elettorale .
    Anni fa andaste ad amministrare il paese con meno di un terzo dei voti dei procidani.
    2) cavolata 2! Non ho votato Procida Insieme ed il, fatto che avete agito sempre con arroganza e senza nessun dialogo è sacrosanta verità.
    Agite come i bambini che vogliono per forza avere ragione senza affrontare alcun confronto. Questo Sindaco parla? Anche troppo? E con chi? Con la telecamera? Spiffera? Ecco il termine giusto per loro che non lasciano di solito trapelare niente di niente! E i giovedì con i cittadini? Dovo sono finiti??????
    3) La coda di paglia o il serpe nella manica si evidenzia nella sua supposizione al terzo punto:
    ma chi ha parlato di denunce? Parare il sedere dalla figura di cacca che andreste a fare dichiarando il dissesto dopo che lo avete sbandierato ai quattro venti , in campagna elettorale, contro Scotto Aniello.
    Ma vorreste negare che avete venduto, quasi tutto, il patrimonio comunale immobiliare e non?
    Ma fino a ieri proclamavate di aver quasi risanato il bilancio comunale ed ora non riuscite a pagare nemmeno i dipendenti dopo che ci state tartassando con tasse tra le piu alte d’italia?
    Non è mia intenzione entrare nel merito, anche per mancanza di competenze, ma tempo fa qualcuno mi disse di immobili costruiti con fondi regionali, o europei ,se non sbaglio, e poi rivenduti. E l’incasso? Lo avete restituito allo stato?
    Ma pensa veramente di aver ottenuto il carcere di terra murata con qualche richiesta fatta allo stato da parte dell’amministrazione??
    Ma ci crede veramente? Oppure è stato lo stato a regalare a Procida questo patrimonio? continua a pensare che lo stato non ha regalato nulla?
    La speranza è che non riusciate a venderla per tempo!
    Evi o Sap non cambia nulla! Solo il nome. Risanata? E da chi? Da sola? Con quali soldi? Ce lo può indicare?
    O ci può indicare l’ufficio dove ci possiamo rivolgere?
    Si è aspettato anni per vedere i bilanci della Sepa, mai ottenuti sembra.!?
    SE TUTTI I DOCUMENTI SI POSSONO VISIONARE ISTANTANEAMENTE, PERCHE NON DENUNCIATE L’OPPOSIZIONE CHE CONTINUA A DIRE PUBBLICAMENTE DELL’OMERTA’ CHE REGNA IN QUESTO SENSO?
    Meglio, meglio, non continuare…anche perché sarebbe inutile.
    IL 15% -??…..un segnale!
    Dopo venti anni andiamo avanti ancora con segnali? E qualcosa di concreto?
    Tra venti’anni????????????????

  12. @F. Scotto
    La tua risposta è frutto di un ragionamento che sentiamo in CC da decenni, ci mancava solo che parlassi dei cassonetti interrati. Già avervi levato la filastrocca sulla differenziata è segnale che questo progetto di continuita amministrativa sta avendo i suoi frutti.
    Dovrei anche io ripetere punto per punto alle cose che hai scritto ma credimi non ne vale la pena. Io non voglio convincerti di una cosa, la mia è solo una visione oggettiva di fatti ed accadimenti. Uno su tutto quando fai riferimento al 1996 Muro vinse con meno del 30% con 4 liste ma mica si può addebbitare a chi ha vinto il peccato oroginale di una legge elettor<le sballata. Tu invece ne fai un cavallo di battaglia. La stessa procida prima ha vinto con una minoranza e quindi?
    altro esempio: la SAP è risanata. Chiedi le carte e ti saranno date, la SAP si avvia verso una gestione virtuosa.
    Altro ancora: il demanio o gli enti di cui parli non HANNO MAI DATO NULLA. Lo so che il colpaccio di questo sindaco a cui negli anni dovremmo riconsocere di aver fatto si che il patrimonio di procida si è arricchito di un bene che manco ci sognavamo. Come un padre di famiglia che riesce ad ottenere per la sua famiglia un condominio a costo zero. Che messoa regime darà i suoi frutti. Queste cose come la differenziata, la metanizzazione, il carcere, e tantissime altre cose resteranno nei libri. Nei vefi che negli anni come diceva parascandola saranno scritti. Ma voi parlate di tasse alte senza vedere quante e quali sono non quelle delle seychelles, ma la vicina ischia.
    Lo stesso cc dove siedi ha certificato nella seduta di giugno 2012 che il bilancio si sta risanando senza l'ultimo dispositivo di legge di cui sopra a questo articolo.
    Credimi non è mia intenzione smontare le assurdità che scrivi, ma se hai ancora voglia di dialogare, tieni fuori la demagogia e la menzogna.

  13. non siedo in CC e me ne guarderei bene e con questo passaggio preferisco anch’io chiudere .
    purtroppo, tempo perso.
    Anche perchè alla fine la parolina magica che ha imparato e ormai dice continuamente il mio amico Sindaco è uscita finalmente fuori….
    D E M A G O G I A…
    ce ne è voluto..però!!!!
    passo e chiudo

  14. @gianni come oggi viene sbandierato il carcere come grande possibilita e arrichimento del amministrazione cosi non tanto tempo fa il porto doveva essere grande fonte di guadagno, rilanciare l’ isola, arrichirla e fare entrare tanti soldi al comune grazie ai 49% COSA E ORA? lo sappiamo tutti! una grande possibilita unica persa, venduta ( senza intascare niente… o forse qualcuno si??) una delle pocche possibilita di lanciare il turismo finita in mano a non si capisce chi ( la costa era dei procidani l’ acqua era dei procidani l’ aprodo pure e cosa ne e rimasto ???
    la stessa gente vuole ora gestire il ” grande patrimonio” del carcere………. sappiamo gia dove andiamo a finire!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  15. un ultimissima cosa che avevo dimenticato e invito i procidani a vedere questo articolo del 20.09.2008:
    saluti!!!!
    http://www.procida.tv/justplay4u/news-dal-sito/utenti/giulio-tremonti-e-il-federalismo-patrimoniale-4.html
    Il “regalo” del ministro: Terra Murata al Comune di Procida

    Sebastiano Cultrera – Procida –
    Il ministro Giulio Tremonti a Procida ha preso un bel premio ma, forse, ci ha fatto un regalo molto più grande.

    Probabilmente al fine di rilanciare anche al Sud gli effetti benèfici del Federalismo (per adesso fiscale) ha annunciato la contemporanea volontà di un “Federalismo Patrimoniale”: restituire, cioè, una serie di beni del Demanio (sopratutto immobili di una certa importanza) ai territori di origine cedendoli agli Enti Locali. Lo straordinario complesso immobiliare pubblico a Terra Murata potrebbe, quindi, e a breve, entrare nella disponibilità del Comune di Procida. Tremonti ha, tra l’altro, argomentato ampiamente e con consueta arguzia tale circostanza. Oltre a grandi risonanze di stampa, anche ProcidaTv ha documentato questi passaggi che tra qualche giorno saranno sempre visibili su http://www.procida.tv oppure su http://it.youtube.com/user/procidatv. Ora c’è già qualcosa! Quei beni furono dei D’Avalos, poi dei Borbone, del Regno d’Italia e poi della Repubblica Italiana (che costruì anche il “Carcere Nuovo”): adesso, finalmente, saranno restituiti alla comunità isolana. Che dovrà tuttavia, meritarseli, nel senso di sapere produrre un piano economico serio ed una ipotesi di vera produttività. Ma soprattutto l’isola tutta dovrà agire con la consapevolezza che si è veramente davanti all’ultima grande occasione per riscattare la propria storia di grande protagonismo economico, vivacissimo per almeno tre secoli e sopitosi lungo il Novecento. Ma, siccome a fronte di questo enorme “regalo” saranno verosimilmente “tagliati” alcuni trasferimenti di fondi annuali ai Comuni, bisogna stare molto attenti: siamo infatti davanti ad un bivio. Possiamo, con un buon intervento, rilanciare l’Azienda Comune e la economia procidana e possiamo, con un cattivo intervento, finire, senza appello, dentro disastri economici; e affossando per sempre il futuro economico dell’isola di Procida. L’isola di Procida, la sua classe dirigente, i procidani tutti che vivono a Procida o lontano da essa, i visitatori illustri e meno illustri che amano quest’isola sono quindi avvisati: il momento è decisivo, siamo davanti a scelte definitive, o quanto meno, storicamente determinanti. Qui si parrà la nostra nobilitateá e la capacità della classe dirigente e politica dell’isola! “Per fare diventare realtà i sogni ci vuole fatica, passione, impegno” ha detto a proposito di ciò Tremonti. Certo, pur non volendo parlare (almeno in questo contesto, ma ce ne sarebbe da direá) di Sepa (che si riferisce ad un servizio pubblico essenziale) e del Parco Letterario (iniziativa culturale nel senso stretto) , dove il ruolo del Comune non ha , obiettivamente, brillato, l’altro esempio simile a quello di Terra Murata è il Porto Turistico di Marina Grande. Tale esperienza non lascia ben sperare rispetto alla capacità “imprenditoriale” del Comune di Procida e degli Enti Pubblici (Regione Campania in testa) a vario titolo coinvolti. Ma su questo argomento è bene , stavolta, essere chiari dall’inizio. Il problema non è (solamente) di personale politico . Ovvero lo è in senso lato: la politica deve fare la politica : deve cioè programmare, immaginare e , se del caso, creare il futuro, non occuparsi degli straordinari dei dipendenti delle partecipate o dei turni di lavoro o delle forniture più spicciole. Se anche al Comune di Procida , mettiamo fra un anno e mezzo, venisse eletto Bill Gates come Sindaco, temo che si abituerebbe subito all’andazzo e, sarebbe travolto dalle richieste spicce dei cittadini alle quali , spesso, non si riesce a dare risposta (anche perché talvolta non è possibile) e si contrabbandano piccoli privilegi (permessi, straordinari, prebende) come favori politici; creando inefficienza , non solo nella macchina comunale ( il che è, diciamo, endemico) ma ( ed è ciò che è grave e ci riguarda) nelle aziende partecipate e in quelle di rilevanza economica , come il Porto Turistico. Non voglio avventurarmi in indagini sociologiche ed evito il tema se questo andazzo sia imputabile al malcostume dei cittadini o a malafede o , più probabilmente, pigrizia, degli amministratori. Il fatto è questo: gli Enti Locali, e, nel nostro caso il Comune di Procida non possono e non debbono entrare nella gestione di fenomeni economici rilevanti. Se aggiungiamo, inoltre, che, con tutto l’affetto, attualmente, il Comune e la Regione non sono gestiti né da Bill Gates né dal management di Microsoft, il quadro è ancora più chiaro: si lavori affinchè l’Ente locale abbia tutto il ruolo dovuto in termini di programmazione e di controllo, si faccia in modo (ma sul serio, non sulla carta) che il Comune di Procida ricavi dal complesso di Terra Murata (in quanto proprietario) un flusso finanziario sufficiente ad adempiere ai suoi scopi istituzionali, ma, per carità, stiano alla larga dalla gestione, in qualunque ruolo, del complesso di Terra Murata! Ma gestione di cosa? Di cosa parliamo quando immaginiamo uno sviluppo economico di questo complesso? Questo argomento merita un approfondimento a parte ma dico subito che , anche e soprattutto su ciò è indispensabile (pena il fallimento di tutta l’operazione) aprire con tutte le forze sane dell’isola e fuori dell’isola interessate, un dibattito franco e alla luce del sole. Abbiamo notizia che anche ProcidaTV propone qualcosa del genere sul suo Forum e sul blog appositamente costruito di servizio al dibattito http://terramurata.blogspot.com/ e che, a breve sarà ripreso nel video Blog “Gli incontri della bussola”. La necessità di un ampio coinvolgimento è stata infatti, sollecitata dal Sottosegretario all’Economia on. Nicola Cosentino che, assumendo la cabina di regia dell’operazione Terra Murata, ritiene di voler coinvolgere, in fase di programmazione e di start up, tutti gli enti territoriali a partire dalla Regione Campania. Per lui sabato scorso è stato un giorno positivo: è stato clamorosamente scagionato da accuse infamanti di “pentiti” pilotati (alla Enzo Tortora, per capirci), ha incassato la solidarietà dei vertici della PDL e, quella diretta, del ministro Tremonti, ed è riuscito, con tranquillità a lavorare, dietro le quinte (non ha neanche dato un premio, infatti) anche un po’ per Procida, a disegnare un futuro a Terra Murata, complesso importante per il rilancio dell’economia del Golfo di Napoli e della Campania. La strada è, quindi, quella del dibattito aperto, trasparente e, se possibile costruttivo. Certo, bisognerà snidare portatori di interessi di parte, che talvolta possono essere legittimi e gestibili, talvolta sono in contrasto con gli interessi , prevalenti, della comunità. Ma ciò è il sale della dinamica politica. Quelli che sarà difficile gestire saranno, purtroppo, i signori “alla Dostojevkj” (parafrasando Tremonti) che inventeranno appelli, proclami e proteste varie al fine unico di non far nulla o, peggio, di mortificare la naturale vocazione dell’isola ad avere (di nuovo) un ruolo economico al centro del Mediterraneo. Magari, in alcuni momenti questi riescono ad acquisire consenso, alla lunga le chiacchiere sono perdenti: CONTERANNO I FATTI!

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